Biologico made in Italy. Esportazioni cresciute di oltre il 330% negli ultimi sei anni
17 settembre 2015Mangiare biologico significa mangiare naturale perché il cibo biologico è prodotto tramite un metodo di agricoltura e allevamento che esclude l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica. Il cittadino consumatore, mostra sempre maggiore attenzione nella scelta degli alimenti e a tutti gli aspetti legati alla sostenibilità e alla sicurezza. Il bio made in Italy è in grado di offrire qualità, innovazione, garanzie aggiuntive, prime fra tutte la tracciabilità, ed è per questo che si è vista una notevole crescita di fatturato nel mercato italiano ma soprattutto all’estero, con le esportazioni dei nostri prodotti. Con oltre 1,4 miliardi di fatturato, le imprese bio in sei anni, a partire dal 2008, hanno visto crescere le esportazioni di oltre il 330%, e questo non fa che confermare la nostra posizione ai vertici, come portabandiera del biologico in tutta Europa, con il 10,8% delle superfici agricole dedicate, in costante aumento dal 2011, quando gli ettari sfioravano gli 1,1 milioni di euro: oggi sono quasi 1,4. Il settore vale adesso, tra aziende agricole e industria della trasformazione, più di 3,8 miliardi.
In Friuli Venezia Giulia si contano ben 298 operatori di agricoltura biologica che coltivano una superficie di circa 3.700 ettari. La principale coltivazione è quella della vite con 700 ettari, seguita dai cereali (500) e dalla frutta (190). Il cibo biologico italiano è uno dei protagonisti dell’esposizione universale che l’Italia ospita a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015; il Friuli Venezia Giulia è presente per esempio con il pane e i grissini del Forno Rurale di Remanzacco.
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