Vegetarianesimo e spiritualità al di là delle mode
24 novembre 2015Si è svolto in data 15 Settembre 2015 a Slow Food l’incontro sul cibo che rispetta la natura. Tra i relatori, Pietro Leemann e Carlo Petrini.
“Il vegetarianesimo non è una moda. Mi auguro invece che nella società sia in atto una rivoluzione profonda”. Ha esordito così Eschenazi durante il suo intervento volto ad approfondire le relazioni tra ebraismo e alimentazione vegetariana. Dalle ore 13.30 il teatro della Terra è stato la cornice che ha fatto da sfondo ad un interessante confronto tra i relatori, molti dei quali dichiaratamente onnivori. “Il cibo può essere un’opportunità per approfondire la nostra relazione con il divino” ha affermato Leemann “noi promuoviamo i valori di una dieta che migliora il rapporto con il mondo, con gli esseri viventi, con la natura”. Petrini ha invece rivelato di essere onnivoro, ma che grazie ad amici vegetariani come Moni Ovadia, si sente una persona diversa, più sensibile, rispetto al passato: “La vicinanza con amici vegetariani mi ha cambiato. Gli esseri umani sono violenti nei confronti degli animali, Devo dire che la produzione alimentare oggi è volgare anche rispetto alla frutta e alla verdura. Pensiamo all’uso massiccio della chimica nelle coltivazioni. La scelta verso un’armonia migliore è importante e l’industria alimentare in questo ha tanta responsabilità”.
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