Consumatori e consumi sostenibili
22 luglio 2015La “funzione” di consumatore non si esaurisce nelle pratiche di acquisto o utilizzo di beni e servizi, ma continua anche dopo il loro utilizzo.
Ogni tipo di consumo produce un impatto ambientale del quale è bene avere consapevolezza.
Comprare prodotti coltivati o prodotti a chilometro 0, ad esempio, riduce l’impatto dei trasporti. Allo stesso tempo comprare la giusta quantità di prodotto permette di evitare inutili sprechi, ma dove la quantità non è un problema, è utile preferire le confezioni “formato famiglia” che fanno risparmiare soldi, imballaggi, risorse ed energia.
Inoltre la scelta del packaging è importante per quanto riguarda il riciclo. È possibile scegliere, senza perdere in qualità, confezioni semplificate e alleggerite, fabbricate con materiali riciclati, ecologici, riciclabili. Esistono, infatti, prodotti dalla confezione composta da differenti tipi di materiali, anche difficili da individuare, che rende più complicata una buona raccolta differenziata, obiettivo sempre più perseguito dal nostro paese.
Secondo Legambiente, nell’ultima premiazione dei “Comuni Ricicloni 2015”, in tutta Italia ci sono 356 Comuni “rifiuti free”, che producono meno di 75 kg di rifiuti indifferenziati a persona, mentre la produzione media pro capite nazionale si aggira sui 550 kg annui (e quella europea 510).
Ci sono poi 1520 comuni campioni nella raccolta differenziata (hanno cioè raggiunto il 65% di raccolta differenziata dei rifiuti) pari a quasi dieci milioni di abitanti, il 16% della popolazione, che ricicla e differenzia i rifiuti.
Questi comuni sono distribuiti soprattutto nel Nord-Est del Paese (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono le regioni con la più alta concentrazione di Comuni Ricicloni), con la novità della sostanziosa crescita delle località del Centro-Sud che vede aumentare i comuni virtuosi dal 18 al 25% del totale nazionale.
Anche la raccolta differenziata, quindi, fa un consumatore consapevole, se vengono eseguite pratiche intelligenti di consumo che aiutano a scegliere i prodotti in base al loro riciclo.
I produttori dal canto loro, hanno l’obbligo di indicare sulle etichette una serie di informazioni che riguardano le caratteristiche del materiale usato per l’imballaggio al fine di aiutare i consumatori alla corretta separazione dei rifiuti.
Valentina Del Pin
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