Novità per gli alimenti freschi confezionati

12 agosto 2015

Dal 13 agosto nuove regole per le etichette dell’insalata in busta e altri preparati freschi

Viviamo nell’era di Internet e dell’alta velocità, dove tutto può essere fatto con un semplice click, forse anche troppo velocemente, in pochissimi secondi. Anche mangiare frettolosamente fa parte di quest’epoca, ed è per questo motivo che i cosiddetti prodotti di IV gamma si sono affermati sul mercato per la loro praticità di consumo e perché in grado di rispondere alle principali tendenze alimentari. Si definiscono prodotti ortofrutticoli di IV gamma la frutta, la verdura e, in generale gli ortaggi freschi, a elevato contenuto di servizio, confezionati e pronti per il consumo. Dal 13 agosto si applicheranno le nuove regole per la IV gamma: insalate in busta, preparati freschi pronti da cuocere per minestroni o contorni, macedonie in vasetto. Tutti i prodotti già preconfezionati o immessi in commercio a quella data, anche se non conformi, possono essere smaltiti fino a esaurimento scorte. Dopodiché scatteranno le sanzioni. Queste le novità:
Etichettatura

Su ogni prodotto di IV gamma deve comparire in modo chiaro e leggibile la dicitura “prodotto lavato e pronto al consumo/pronto da cuocere”. L’indicazione – tassativa e non modificabile, salva la sostituzione del termine “prodotto” con una più specifica relativa al contenuto della confezione – mira a rendere immediatamente riconoscibile il prodotto di IV gamma che non necessita di alcuna ulteriore attività ed è subito pronto all’uso, distinguendolo da altre tipologie di ortofrutticoli confezionati che richiedono invece ulteriori fasi di manipolazione prima dell’impiego o del consumo.
E’ prevista inoltre l’indicazione obbligatoria “conservare in frigorifero a temperatura inferiore agli 8°C” che si affianca, per i prodotti che recano la dicitura “prodotto lavato e pronto da cuocere”, alle istruzioni per l’uso, con tempi e temperature di cottura.
Infine, non ci saranno più dubbi relativi alla durata del prodotto una volta aperta la confezione: l’etichetta indicherà infatti che il contenuto sarà da “consumare entro due giorni dall’apertura della confezione e comunque non oltre la data di scadenza”;

Temperatura durante la preparazione
La temperatura uniforme inferiore agli 8°C deve essere garantita dal confezionamento all’acquisto da parte del consumatore finale al fine di garantire freschezza e qualità. In questo senso, i parametri minimi richiesti dalla legge agli stabilimenti produttivi prevedono aree di lavorazione con temperature non superiori a 14 gradi, celle frigorifere non superiori a 8 gradi e almeno 2 vasche di lavaggio a ricircolo continuo di acqua;

Imballaggio
Dovranno essere impiegati esclusivamente materiali di tipologia e grammatura idonei a consentire lo smaltimento tramite raccolta differenziata o riciclo.

I cibi “veloci” continuano ad avere successo, specialmente se sono “a chilometro zero”. È giusto perciò che i consumatori trovino garanzie di trasparenza e maggiori informazioni sui prodotti che acquistano.

Emeri Pecile