Contraffazione alimentare e contrabbando di prodotti del tabacco
14 settembre 2015Due settori che sottraggono risorse per circa 4 miliardi di euro e oltre 20 mila posti in meno
La contraffazione e il contrabbando incidono negativamente su due settori in cui l’Italia è leader nel mondo, ma nei quali è sempre più forte la concorrenza dei mercati globali: questo il focus del convegno organizzato da Confagricoltura a Expo Milano 2015.
Ogni anno l’Italia perde circa 4 miliardi di euro a causa della contraffazione e del contrabbando di prodotti agricoli, alimentari e a base di tabacco. Un danno che comporta 20 mila posti di lavoro in meno, minori introiti per lo stato (accise, contributi e tasse sul lavoro), una fetta di mercato rilevante sottratta alle potenzialità di sviluppo del comparto agricolo, già messo a dura prova dalle conseguenze della crisi economica.
Tali fenomeni, oltre a danneggiare le entrate dello stato, hanno anche un impatto sanitario: i prodotti contraffatti sono molto più dannosi alla salute di quelli regolari, senza contare i danni alla filiera italiana dei produttori di tabacco, la più importante d’Europa.
Ad oggi la contraffazione agroalimentare resta seconda solo a quella dell’abbigliamento e dei DVD/CD audio e video e tra i prodotti maggiormente contraffatti compaiono vini, oli, formaggi, mozzarelle, salumi, miele e pasta (fonte “MISE-Iperico 2014”).
A conclusione del convegno il ministro Maurizio Martina ha ricordato che “Il luogo dove bisogna agire più efficacemente è però il contesto internazionale, con normative europee condivise e accordi bilaterali con i Paesi extra UE, a cominciare da USA e Canada”.
“L’Italia – ha proseguito Martina – attualmente è il Paese più attivo contro l’agro-pirateria a livello europeo se non mondiale, siamo l’unico paese al mondo ad aver stretto accordi di collaborazione contro la contraffazione con i grandi gruppi del commercio online, come Alibaba e Ebay, oltre ad aver stretti rapporti con lo stesso Google”.
Caterina Taverna
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