Il secolo dei consumatori

13 febbraio 2015

Il web modifica il rapporto di mercato

Oggi la rete sociale, ossia le pratiche di social networking, basate sulla possibilità e volontà di ogni individuo di costituirsi in soggetto attivo e negoziale in ogni relazione sociale, dalle azioni politico-istituzionali alle azioni di acquisto e di giudizi su tutti gli aspetti socioeconomici e di costume, trasformano il consumatore da cliente passivo a consumatore cittadino attivo, diventando una figura centrale che tende ad acquisire una sempre maggiore preminenza sul mercato rispetto ai soggetti della produzione. Strumento di questa inversione di ruoli è l’individualismo attivo, che rende ogni persona punto e snodo di una rete senza centro. Da questo primato bisogna oggi ripartire per dare forma al protagonismo di un sistema che deve avere nel consumo consapevole un polo negoziale rispetto alle nuove relazioni digitali che riclassificano istituzioni, poteri, economia.
In un’economia sempre più intrecciata alla rete, e basata su fattori inediti quali la web reputation e il data mining (l’estrazione di un sapere o di una conoscenza a partire da grandi quantità di dati), trasforma il rapporto fra produttore e consumatore che sembra sempre più riequilibrarsi, se non addirittura ribaltarsi. Il cittadino consumatore, cliente, utente di prodotti e servizi che possono sempre più essere scelti, selezionati, combinati o integrati, in una geometria del consumo che modifica i tradizionali paradigmi del mercato, è una figura ad alto potenziale di negoziabilità. Per certi versi proprio la relazione negoziale insita nell’atto di acquisto di un prodotto, o comunque di fruizione di un servizio, assicura alla comunità la garanzia di qualità dell’offerta e di trasparenza degli operatori. Nella nuova economia a rete è proprio il consumatore la figura di protagonismo sociale, in grado di introdurre nel tessuto economico elementi di socialità e di democrazia.
Grazie alla rete infatti il cittadino consumatore oggi è in grado di dare rilevanza culturale ed economica alla sua soddisfazione nella relazione commerciale. Il consumatore infatti può scegliere, comparare, selezionare, valutare, acquistare giudicare e pubblicare ogni singolo atto di questa catena del valore. Proprio la web reputation, ossia il rimbalzo in rete dell’immagine e del giudizio sul valore di un prodotto che si ricava dalla media della soddisfazione dei consumatori che lo hanno condiviso, arma oggi la figura del compratore, dandogli potere negoziale anche successivamente alla decisione d’acquisto.
Se il ‘900 è stato il secolo dei produttori, l’attuale potrebbe essere il secolo dei consumatori.

Edo Billa