Pochi conoscono il corretto significato di «low cost»…
20 marzo 2015Cosa accade se non si può più partire?
Pochi giorni ci separano dalla Pasqua e sono molte le persone che organizzano gite fuoriporta o “viaggi lowcost”.
L’espressione “lowcost” non si riferisce unicamente al prezzo del prodotto o del servizio ma anche a un modo nuovo, più efficiente, di produrre e commercializzare beni e servizi. Grazie a questa complessa attività è possibile proporre sul mercato prezzi inferiori per il consumatore finale. Dopo la prenotazione di un viaggio può capitare che qualche problema ci impedisca di partire per le vacanze: l’espressione “low cost” non deve spaventare. Si sono presentati ai nostri sportelli diversi cittadini che hanno avuto problemi nella partenza dopo la prenotazione e il pagamento del volo aereo per cause di varia natura non imputabili al consumatore. In casi di questo tipo, ad esempio se sopravvengono malattie, infortuni o anche morti inaspettate di famigliari congiunti, il contratto deve risolversi e il vettore deve restituire il prezzo già pagato, anche se non si è stipulata un’assicurazione “ad hoc”. Le compagnie aeree, ovviamente, faticano a riconoscere la restituzione dell’importo e i canali di comunicazione piuttosto difficili rappresentano spesso il motivo principale per cui i consumatori desistono dal far valere i propri diritti. Anche in queste situazioni, i nostri sportelli si stanno prodigando sempre più al fine di ottenere la giusta restituzione degli importi.
Alberto Sottile
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