Auto usate e chilometraggio alterato, come verificare i chilometri percorsi

06 settembre 2019

Quando pensiamo di acquistare un’auto usata, diamo valore a molti fattori ma quello decisivo è sicuramente quanti chilometri ha percorso l’autovettura “prima di noi”. La soglia critica di solito è 100.000 chilometri. I venditori senza scrupoli sanno come ringiovanire la vettura facendo apparire un valore di percorrenza che ritiene “di sicurezza” per contrattare al meglio. Anche per quanto riguarda le auto a noleggio il fenomeno è diventato virale e gli artigiani che hanno imparato i trucchi per soddisfare la domanda non temono crisi.

L’Autorità Antitrust ha ricevuto parecchie segnalazioni di pratiche commerciali scorrette da parte di professionisti (concessionari o rivenditori di auto), relative a presunte alterazioni del contachilometri di auto usate poste in vendita.

Se pensiamo di acquistare un’auto usata, ricordiamoci che ci sono appositi strumenti per verificare l’effettiva percorrenza chilometrica di un’autovettura usata prima dell’acquisto.

Già da maggio 2018, in occasione del controllo tecnico periodico previsto per i veicoli ad uso privato (quattro anni dopo la prima data di immatricolazione e successivamente ogni due anni (cd revisione), viene rilasciato un attestato che certifica l’effettiva percorrenza chilometrica dell’autovettura revisionata. Questo dato deve essere trasmesso dal centro di revisione, per via elettronica, al Centro elaborazione dati del MIT (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), DG per la motorizzazione.

Ricordiamoci quindi che per controllare i chilometri possiamo:

  • richiedere copia dell’ultimo certificato di revisione dell’autovettura usata che, dal mese di giugno 2018, deve contenere anche il dato relativo ai chilometri percorsi;
  • verificare il chilometraggio riferibile all’autovettura usata che si intende acquistare tramite il portaledellautomobilista.it, sito istituzionale del MIT, registrandosi e inserendo il numero di targa dell’autovettura sotto la voce “servizi online” e poi “verifica ultima revisione”. In questo modo si può verificare la successione delle revisioni dove sono annotati i chilometri percorsi, in cui risulterebbero eventuali anomalie. Tuttavia, siccome sono disponibili solo i dati a partire dal 1° giugno 2018, al momento risulta visibile solamente l’ultima revisione. Lo strumento diventerà più utile con il passare degli anni.

Dare una seconda (o terza) vita alle automobili si può ma certamente è necessario usare molta attenzione perché spesso le truffe sono dietro l’angolo e purtroppo non vanno mai fuori moda.

Emeri Pecile