Doggy Bag: un gesto semplice per ridurre lo spreco alimentare

05 settembre 2019

Al giorno d’oggi va di moda ma in realtà è un’usanza praticata da sempre, addirittura dal dopoguerra. Si tratta di una pratica sociale che ha ricevuto nuova attenzione, e consiste nel chiedere al cameriere del posto in cui abbiamo mangiato, un contenitore dove mettere gli avanzi di cibo per portarli a casa. Un tempo si diceva “per portarli al cane” ma ormai tutti sappiamo che si fa per consumare quello che non riusciamo a finire durante la cena.

Quasi quattro italiani su dieci (37%) quando escono dal ristorante si portano sempre, spesso o talvolta a casa gli avanzi mentre una percentuale del 18% lo fa solo raramente. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sui comportamenti alimentari degli italiani nell’estate 2019.

Chiedere di portare a casa il cibo avanzato quando si va a mangiare fuori è un comportamento molto diffuso in altri Paesi a partire dagli Stati Uniti dove la Doggy Bag è una prassi consolidata; anche i Vip lo fanno! Un’abitudine che non ha ancora contagiato del tutto l’Italia dove permangono molte resistenze anche se di fronte a questa nuova esigenza, la ristorazione si adegua, infatti in molti locali è il cameriere stesso che chiede al cliente se desidera portare a casa il cibo.

Al giorno d’oggi facciamo più attenzione di un tempo allo spreco ma comunque ancora troppo cibo finisce nella spazzatura. Il problema resta notevole con gli sprechi domestici che rappresentano ben il 54% del totale, molto superiori a quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 15 miliardi che finiscono nel bidone in un anno.

Federconsumatori FVG è sempre stata vicina ai consumatori e attiva nella diffusione della corretta informazione ai cittadini per renderli protagonisti delle proprie scelte di consumo. È da poco terminato con successo un progetto dal titolo “Contrasto allo spreco alimentare, riciclo, riuso” per approfondire proprio queste tematiche. Conferenze, incontri divulgativi, attività ludico-creative, laboratori e la pubblicazione di una guida cartacea (disponibile presso i nostri sportelli Federconsumatori FVG, previa telefonata di conferma), sono stati gli strumenti utilizzati per diffondere semplici ma efficaci linee guida coerenti a sistemi di consumo moderni e pienamente consapevoli.

Per la fine dell’anno o inizi del 2020, partirà un altro progetto simile che nasce dalle numerose richieste dei cittadini e dalla volontà di sensibilizzare sempre di più e meglio noi consumatori.
Imparare e insegnare a ridurre lo spreco e mangiare sano significa anche contribuire a salvaguardare la nostra Terra. E ognuno di noi può fare veramente la differenza.

 

Emeri Pecile