Canone Rai: niente esenzione se si ha la badante

26 luglio 2019

Le badanti svolgono un preziosissimo lavoro, sono persone che si prendono cura dei nostri anziani, malati o portatori di handicap e sempre più spesso convivono sotto lo stesso tetto degli assistiti. Quasi come fossero dei familiari.

Ecco perché chi ha una badante residente in casa propria non è esente dal canone Rai. Gli anziani che sono assistiti 24 ore su 24 da una persona che li aiuta nella quotidianità, dovranno pagare la tassa sulla tv, che da qualche anno a questa parte è stata inserita direttamente nella bolletta della luce.

Con la risposta 242 all’interpello di un’anziana contribuente, l’agenzia delle Entrate ha applicato la norma dettata dall’articolo 1, comma 132, della legge 244/2007. Che afferma: «A decorrere dall’anno 2008, per i soggetti di età pari o superiore a settantacinque anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a euro 516,46 per tredici mensilità, senza conviventi, è abolito il pagamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni esclusivamente per l’apparecchio televisivo ubicato nel luogo di residenza. Per l’abuso è irrogata una sanzione amministrativa, in aggiunta al canone dovuto e agli interessi di mora, d’importo compreso tra euro 500 ed euro 2.000 per ciascuna annualità evasa».

L’esenzione canone Rai per gli anziani non spetta quindi nel caso di badante convivente che, ai fini del riconoscimento del diritto all’esonero, è considerata come “altro soggetto titolare di reddito proprio”.

Gli anziani di età pari o superiore a 75 anni, con reddito totale del nucleo (reddito proprio e del coniuge) non superiore ad 8.000 euro annui, senza conviventi, non pagano i 90 euro di canone per l’abbonamento TV in relazione all’apparecchio televisivo ubicato nella propria abitazione di residenza.

Si ricorda che l’esenzione è subordinata alla presentazione da parte del soggetto interessato di una dichiarazione sostitutiva, da inviare all’Agenzia delle Entrate, nella quale si attesta il possesso dei requisiti per fruire dell’agevolazione.

La dichiarazione sostitutiva dovrà essere ripresentata nel caso di variazione delle condizioni e dei requisiti che danno diritto all’esenzione (come nel caso di convivenza con soggetti diversi dal coniuge, titolari di redditi propri); rientra tra questi anche la badante convivente.

Ricapitolando, per beneficiare dell’esenzione dal pagamento del canone Rai, è necessario soddisfare congiuntamente i seguenti requisiti:

  • aver compiuto 75 anni di età entro il termine per il pagamento del canone di abbonamento RAI (attualmente il 31 gennaio ed il 31 luglio di ciascun anno);
  • non convivere con altri soggetti, diversi dal coniuge, o dal soggetto unito civilmente, titolari di un reddito proprio;
  • possedere un reddito annuo che, unitamente a quello del proprio coniuge, o del soggetto unito civilmente, non sia complessivamente superiore a euro 6.713,98 (per le richieste di esenzione relative agli anni fino al 2017) oppure a euro 8.000,00 (per le richieste di esenzione relative all’anno 2018).

L’Agenzia delle Entrate aveva fornito chiarimenti sul caso di convivenza con soggetti diversi dal coniuge con la circolare n. 46 del 20 settembre 2010, nella quale veniva specificato che il soggetto che richiede l’esenzione non deve convivere con soggetti diversi dalla moglie o dal marito titolari di reddito proprio.

Nel caso specifico, la signora anziana che chiedeva di poter beneficiare dell’esenzione, convive con la persona addetta alla sua assistenza, la quale percepisce una retribuzione, ed è pertanto, titolare di un reddito proprio. La convivenza con la badante è resa necessaria dall’invalidità della signora anziana richiedente, ma è stato proprio il fattore che ha fatto perdere il diritto all’esenzione.

Emeri Pecile