A Bibione, e non solo lì, è vietato fumare
14 giugno 2019La località balneare veneta fa da “apripista” ad altre spiagge italiane “smoke free”; già dal 2016 non era permesso fumare lungo la battigia, la fascia che va dal mare alla prima fila di ombrelloni, per una lunghezza di oltre 8 chilometri.
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le ordinanze comunali che vietano il fumo in spiaggia ma non è stato fatto ancora abbastanza per difendere l’ambiente da una marea di mozziconi abbandonati tra la sabbia.
Da quest’anno, oltre che a Bibione, anche a Lampedusa, Ladispoli e altre spiagge del Belpaese, chi verrà colto a fumare in spiaggia andrà incontro a multe salate. Ma nella maggior parte dei lidi italiani non vige alcun divieto.
Sono comunque previste delle aree apposite per i fumatori, autorizzate dall’ufficio del demanio e attrezzate con contenitori a chiusura ermetica, portacenere portatili distribuiti dall’ufficio turismo, del tipo ‘usa e getta’ o riutilizzabili. L’obiettivo è quindi quello di responsabilizzare i fumatori anche sulla spiaggia.
È necessario tutelare sia la salute pubblica dai rischi connessi al fumo passivo (si ricorda che il fumo provoca 80mila morti l’anno solo in Italia), sia l’integrità dell’ambiente dai mozziconi di sigaretta lasciati sulla sabbia che impiegano fino a 5 anni per decomporsi e inquinano i mari più della plastica.
Emeri Pecile
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