Novità sul bollo auto: Regioni libere di introdurre esenzioni fiscali

23 maggio 2019

Secondo la decisione della Corte costituzionale, sta alle Regioni decidere se introdurre o meno le esenzioni fiscali sul bollo auto, ovvero la tassa di possesso che si paga annualmente per il solo fatto di avere un’auto propria. Un unico vincolo: le Regioni non possono aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale.

Lo ha deciso la Corte costituzionale, che è tornata a pronunciarsi su una materia su cui si era già espressa in passato, ma con la sentenza appena depositata, relatore il giudice Luca Antonini, è andata a precisare la propria giurisprudenza in materia.

Questo potrebbe quindi significare che potremmo assistere all’introduzione di una serie di agevolazione legate a particolari fattori reddituali o di altro tipo.

Ma quanto ci costa il bollo auto? Secondo i calcoli effettuati su dati Istat dalla Uecoop, l’Unione europea delle cooperative che ha sede a Roma, il bollo auto si traduce in una stangata su famiglie e imprese da 6,7 miliardi di euro, cifra che indica un balzo del +17,7% in cinque anni. Fra il 2013 e il 2017 – spiega Uecoop – le tasse pagate dagli italiani per la macchina sono aumentate al ritmo medio di oltre 200 milioni di euro l’anno. In uno studio del 2016, la Uil aveva calcolato che gli introiti da bollo auto incidevano per l’11,7% sul totale delle entrate da imposte e tributi propri delle Regioni.

Staremo a vedere se le Regioni daranno seguito a questa importante sentenza e se effettivamente ne deriverà un vantaggio ai cittadini automobilisti.

Emeri Pecile