Tariffe acqua in FVG, Il presiedente Federconsumatori regionale intervistato dal Messaggero Veneto di Udine

23 aprile 2019

Fonte: Messaggero Veneto di Udine di domenica 21 aprile 2019

 

D’Adamo: in aree come il Friuli gli anziani rischiano un salasso

La filosofia del provvedimento può anche essere condivisibile. È però matematico che

l’effetto, anche se rinviato al 2022, sarà quello di aumentare la bolletta media, in particolare nelle

regioni come la nostra, con tanti anziani e nuclei familiari la cui composizione media è di 2,1

persone». Sul passaggio alla fatturazione pro capite il presidente regionale della Federconsumatori,

Angelo D’Adamo, non fa drammi, ma lancia subito un messaggio alle istituzioni: «La legge regionale

istitutiva dell’Ausir – spiega D’Adamo – prevede l’istituzione di una sede stabile di confronto tra

l’Autorità regionale e le rappresentanze dei consumatori e degli utenti. Ad oggi quel tavolo non c’è e

il passaggio al Ticsi è l’occasione per attivarlo, senza ulteriori indugi. La gente, infatti, ci chiede ogni

giorno informazioni sulle nuove regole ed è preoccupata dai possibili effetti distorsivi di una norma

che favorirà sì le famiglie numerose, ma che a regime determinerà una forte decurtazione sia della

fascia agevolata che di quelle successive». Pur giudicando condivisibile il passaggio a un sistema di

fatturazione più commisurato al fabbisogno familiare e ai consumi, D’Adamo anticipa quali saranno

gli effetti negativi: «Una persona sola scenderà dagli attuali 200 al giorno a tariffa agevolata a meno

di 70: poco anche per chi vive solo. E attenzione anche al superamento della seconda fascia, che per

le famiglie con uno o due componenti scatterà molto prima: a Trieste oggi il limite è a 180 metri

cubi, per le persone sole scenderà a 60 e a 120 per le coppie. Al di sopra di queste soglie, non certo

altissime, il costo della quota acquedotto per le famiglie del capoluogo è di tre euro a metro cubo,

quasi il quintuplo della tariffa agevolata e due volte e mezzo la tariffa base». È anche alla luce di

questo che Federconsumatori chiede ai Comuni, all’Ausir e ai gestori di impegnarsi maggiormente

nel pubblicizzare tutte le agevolazioni in campo, a partire dal bonus idrico introdotto dal 2018. La

misura garantisce ai nuclei familiari sotto alla soglia degli 8 mila 107,50 euro a Isee una quota

gratuita, stornata direttamente in bolletta, di 18 metri cubi d’acqua all’anno, pari a 50 litri al giorno:

«Le domande, in regione, sono largamente inferiori alla platea potenziale», denuncia D’Adamo. Che

rivendica anche, per chi già goda del beneficio, soggetto a rinnovo annuale, «procedura di conferma

più agevoli, se non automatiche», conclude il numero uno in regione di Federconsumatori.

Fonte: Messaggero Veneto di Udine di domenica 21 aprile 2019