Consigli da Federconsumatori FVG per l’acquisto di auto usate

09 gennaio 2019

Una delle problematiche che si riscontrano frequentemente acquistando autovetture usate presso rivenditori professionisti è costituita dai vizi che si manifestano solo dopo l’acquisto dell’auto.

Ricordiamo che a norma del Codice del Consumo (d.lgs. 06/09/05 n. 206), il venditore professionista deve assicurare all’acquirente almeno 1 anno di garanzia per i beni usati. La comunicazione dei vizi deve essere effettuata entro due mesi dalla loro scoperta, possibilmente con raccomandata con avviso di ricevimento o Pec (Posta Elettronica Certificata).

Il compratore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformità del bene mediante riparazione o sostituzione ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o, quale ultima soluzione, alla risoluzione del contratto.

Si presume che i difetti di conformità che si manifestino entro 6 mesi dalla consegna del bene esistessero già al momento dell’acquisto; in questo caso il concessionario ha il dovere di risanarli a meno che non provi che il difetto non derivi da un vizio del bene ma dalla normale usura riconducibile all’uso precedente. In ogni caso, per evitare brutte sorprese acquistando un’auto di seconda mano, il compratore può comunque tutelarsi mettendo in atto le seguenti verifiche sull’autovettura:

1) chiedere al concessionario di visionare il libretto di circolazione per controllare il numero dei precedenti proprietari. Ovviamente un consistente numero di proprietari fa presumere che l’auto sia stata utilizzata con modalità diverse e, probabilmente, con una cura minore rispetto alle auto utilizzate da un unico proprietario. Chiedere anche di poter visionare il libretto delle manutenzioni per verificare se i tagliandi e le revisioni siano stati fatti con regolarità (fortunatamente, a tal proposito, il libretto di manutenzione della vettura in un prossimo futuro non sarà più in formato cartaceo, ma digitale e così sarà più semplice controllare i lavori effettuati sulle autovetture);

2) farsi fare dal venditore una dichiarazione dello stato di uso del veicolo in cui il concessionario attesti lo stato di vetustà dell’auto e soprattutto il chilometraggio. Se viene certificato uno stato di “normale” usura ovvero una “condizione di utilizzo standard”, si potrà contestare in seguito, al manifestarsi delle problematiche, che l’attestazione non era conforme al reale stato di fatto. Di contro, qualora la concessionaria consigli un determinato intervento sull’auto, il compratore non potrà contestare poi di non essere stato informato delle problematiche esistenti e quindi a lui conosciute;

3) recarsi dal venditore con un meccanico di fiducia che possa visionare e testare l’auto facendo tutte le prove ritenute utili a scongiurare future brutte sorprese. Ovviamente il venditore non ha alcun obbligo di far ispezionare accuratamente la vettura ma la reticenza a farlo potrà essere valutata dall’acquirente come un campanello d’allarme della mancanza di qualità dell’auto che si vuole acquistare;

4) verificare che il prezzo richiesto sia il reale prezzo di mercato (riviste specializzate, anche on line, forniscono una valutazione coerente con quello che è il reale prezzo di mercato delle auto usate). Sovente capita che alcuni concessionari, approfittando dell’ingenuo compratore, chiedano prezzi di gran lunga superiori a quelli di mercato;

5) verificare, anche on line, che un determinato modello di autovettura non presenti già delle problematiche note;

6) stipulare una polizza assicurativa aggiuntiva a quella legale obbligatoria.

Per queste ed altre problematiche è sempre possibile contattare i nostri sportelli Federconsumatori, sparsi in tutta la regione.

Sabrina Colle Federconsumatori Udine