Auto usate: occhio alle truffe

07 dicembre 2018

Da ilfriuli.it:

 

Federconsumatori Udine sta seguendo diversi casi di vizi che si manifestano solo dopo l’acquisto. Ecco i consigli degli esperti.

Una delle problematiche principali che si riscontrano frequentemente presso lo Sportello Federconsumatori di Udine concerne l’acquisto di auto usate presso rivenditori professionisti. Frequentemente si riscontrano vizi che si manifestano solo dopo l’acquisto.

Si tratta di problemi che l’acquirente, prima della consegna della vettura, non è in grado di riscontrare perché, spesso, non possiede le competenze tecniche sufficienti o non gli viene data la possibilità materiale di provare l’auto o perché il breve lasso di tempo non è sufficiente a far emergere i difetti. Nei casi più gravi è, però, necessario sporgere querela nei confronti di alcuni venditori senza scrupoli che, approfittando di compratori onesti, vendono a prezzi alti vetture praticamente da rottamare.

Recentemente, nella sede Federconsumatori di Udine, sono capitati numerosi casi di compravendite di auto usate in condizioni pessime, casi risolti o in via di risoluzione grazie a trattative gestite da Federconsumatori direttamente con il venditore.

C’è stato un caso, in particolare, in cui il professionista aveva proposto addirittura direttamente a casa di un anziano la vendita di una vettura. L’anziano aveva contattato telefonicamente la concessionaria perché voleva acquistare un’auto a chilometro zero, possibilmente grigia metallizzata. Al venditore aveva detto che non avrebbe usato molto l’auto, sia per l’età sia per i problemi di vista.

Il giorno stesso, il venditore si è recato a casa del compratore facendogli visionare un’auto che, secondo lui, avrebbe dovuto rappresentare un ottimo affare, in quanto di categoria superiore a quella richiesta. L’anziano era stato rassicurato anche sulle perfette condizioni della macchina perché, aveva spiegato il venditore, aveva avuto un solo proprietario, aveva percorso poco più di centomila chilometri, era stata regolarmente tagliandata e tutta la manutenzione era certificata. Questo, purtroppo, solo a parole. L’astuto venditore induceva così l’anziano acquirente a fidarsi della proposta.

Al momento della consegna dell’auto, infatti, all’anziano non è stato consegnato il libretto di uso e manutenzione. Dopo aver utilizzato l’auto per un brevissimo tratto di strada l’acquirente si è reso conto che presentava diversi problemi e lo stato di usura non era compatibile con il chilometraggio dichiarato. Un’autofficina interpellata dall’acquirente, periziando la vettura, ha stabilito che l’auto, in quelle condizioni, era pericolosa per la circolazione. Di fatto l’anziano era diventato proprietario di una vettura pagata circa 4 volte il valore di mercato e piena di gravissimi difetti circostanza di cui, purtroppo, si era reso conto troppo tardi.

L’acquirente a questo punto ha manifestato la volontà di recedere dal contratto ma il venditore prima si è rifiutato di ricevere la dichiarazione di recesso e poi, comunque, non si è voluto impegnare a riparare l’auto o ribassare il prezzo. A questo punto l’unica strada percorribile in tempi brevi rimaneva quella di querelare il venditore per truffa. Fortunatamente, risalendo al precedente proprietario, si è potuto ricostruire il chilometraggio effettivo ed è risultato che i chilometri effettivamente percorsi erano di oltre una volta e mezza superiori a quelli dichiarati dal venditore. Attualmente è pendente un procedimento penale per truffa nei confronti del venditore e ci sono buone possibilità che venga condannato penalmente e al risarcimento dei danni subiti dal compratore, costituitosi parte civile.

L’avvocato Sabrina Colle, di Federconsumatori Udine, esperta in tali questioni, consiglia, quando si verifichino casi particolarmente gravi, di sporgere querela contro i venditori più spregiudicati, per potersi costituire parte civile nel processo penale, richiedendo così il risarcimento dei danni subiti, strada a volte più veloce ed efficace della causa civile. Diversamente, quando non si riesca a trovare un accordo e non siano ravvisabili nel venditore comportamenti che abbiano una rilevanza penale, è necessario intentare una causa civile.

Il compratore di una vettura usata deve comunque sempre ricordare che sta comprando un’auto non nuova e che, quindi, non può pretendere che l’auto sia perfetta, anche perché i vizi riscontrabili a occhio nudo, compatibili con la vetustà del veicolo acquistato, come graffi alla carrozzeria, tappezzeria interna consumata o rovinata, vetri scheggiati, non potranno, comunque, essere risarciti.

Fonte: http://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/auto-usate-points–occhio-alle-truffe/2/190059