Spreco di cibo, quanto e come sprechiamo

27 luglio 2018

Per spreco alimentare si intende generalmente quella parte di cibo che viene acquistata ma non consumata e che, quindi, finisce nella spazzatura.

In Europa si sprecano, in media, circa 180 kg di cibo pro-capite all’anno. Il triste primato dello spreco è rappresentato dall’Olanda con 579 kg pro-capite l’anno, mentre il Paese più virtuoso risulta essere la Grecia con i suoi 44 kg pro-capite l’anno.

E l’Italia? L’inversione di tendenza sembra confermata: 6 italiani su 10 dichiarano di gettare il cibo ancora commestibile solo una volta al mese (17%), o addirittura più raramente (43%). Il 16% butta alimenti buoni una volta alla settimana e il 15% ogni due settimane. Ma quasi tutti – il 92% – si sentono tristi e in colpa quando si ritrovano a gettare il cibo. Solo il 7%, meno di un italiano su 10, si dichiara indifferente davanti allo spreco alimentare che ha procurato. Complessivamente 4 italiani su 10 (il 39%) dichiarano di sprecare meno di 2 anni fa.

Sono alcune anticipazioni dai dati del Rapporto 2018 dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market, monitorati per la 9^ edizione della campagna Spreco Zero presentata qualche giorno fa a Roma.

“Ma i dati reali sullo spreco, misurati attraverso il progetto Reduce e I Diari delle famiglie italiane, parlano ancora di 3 kg di cibo pro capite ogni mese gettato nella spazzatura”, spiega il docente e agroeconomista Andrea Segrè, fondatore della campagna, “In termini di costi, rapportato alle famiglie italiane questo si traduce in 8,5 miliardi di euro gettati ogni anno, lo 0,6% del Pil”.

Promossa da Last Minute Market, la campagna è diventata rapidamente movimento di pensiero ma anche strumento di lavoro. “I sindaci sono in prima linea nel combattere lo spreco. Anche lo sforzo, la mobilitazione attraverso la quale stiamo promuovendo la legge di iniziativa popolare per l’educazione alla cittadinanza, nella quale ha inevitabilmente posto anche la lotta contro lo spreco alimentare, lo dimostra”, dichiara Antonio Decaro, presidente Anci e sindaco di Bari. “Collaboriamo volentieri a questa iniziativa di sensibilizzazione.

Numerose sono le campagne di recupero e riciclo del cibo da parte di ONG e di organizzazioni spontanee di cittadini ma, in questa realtà, combattere lo spreco alla radice è possibile solo restituendo valore al cibo e a chi lo produce. Nel nostro piccolo, perciò, tutti noi possiamo contribuire a ridurre gli sprechi compiendo piccole azioni quotidiane come:

  • fare la lista della spesa e comprare solo quanto necessario;
  • comprare se possibile da produttori locali;
  • scegliere prodotti di stagione;
  • usare meno prodotti trasformati;
  • imparare l’arte della cucina di recupero, utilizzando avanzi e scarti;
  • non servire porzioni eccessive.

Federconsumatori FVG è da sempre vicina ai consumatori e attiva nella diffusione della corretta informazione ai cittadini per renderli protagonisti delle proprie scelte di consumo. Infatti è appena terminato un bel progetto dal titolo “Contrasto allo spreco alimentare, riciclo, riuso” per approfondire proprio le tematiche dello spreco alimentare. Conferenze, incontri divulgativi, attività ludico-creative, laboratori e la pubblicazione di una guida cartacea, sono stati gli strumenti utilizzati per diffondere semplici ma efficaci linee guida coerenti a sistemi di consumo moderni e pienamente consapevoli.

È importante ricordare a questo proposito che un cibo sprecato non solo diventa inutile ma è anche dannoso per l’ambiente. Insieme al cibo dobbiamo considerare che vengono sprecati anche la terra, l’acqua, i fertilizzanti che sono stati necessari per produrlo.
Ridurre lo spreco significa anche contribuire a salvaguardare la nostra Terra.

 

Emeri Pecile