Il consumo di alcool è un rischio per più di 8 milioni di italiani, moltissimi sono giovani
11 aprile 2018Cresce la quota dei consumatori occasionali di alcolici e di consumatori fuori dai pasti. In leggero calo il numero di persone che bevono durante i pasti.
Sono alcuni dei dati pubblicati dal Ministero della Salute nella Relazione sugli interventi realizzati in materia di alcol e problemi correlati al Parlamento il 21 marzo 2018.
I dati relativi al 2016 mostrano una diminuzione rispetto all’anno precedente dei consumatori giornalieri, mentre cresce la quota dei consumatori occasionali di alcol (dal 42,2% del 2015 al 43,3% del 2016) e quella di coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (nel 2014 erano il 26,9%, nel 2015 il 27,9%, nel 2016 risultano il 29,2%).
La prevalenza dei consumatori a rischio è stata nel 2016 del 23,2% per gli uomini e del 9,1% per le donne di età superiore a 11 anni, per un totale di circa 8.600.000 individui. Le fasce di popolazione più a rischio per entrambi i generi sono quella dei 16-17enni.
Circa 800.000 minorenni e 2.700.000 ultra sessantacinquenni, infatti, sono consumatori a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate. Le quote percentuali di consumatori a rischio di sesso maschile sono superiori a quelle delle donne per tutte le classi di età, ad eccezione di quella dei minorenni, dove invece le differenze non raggiungono la significatività statistica.
Resta allarmante il fenomeno del binge drinking
Nella fascia giovanile, il binge drinking (assunzione di numerose unità alcoliche al di fuori dei pasti e in un breve arco di tempo) rappresenta l’abitudine più diffusa e consolidata. Nel 2015 il fenomeno riguardava il 15,6% dei giovani tra i 18 e i 24 anni di età, di cui il 22,2% maschi e il 8,6% femmine. Nel 2016 il fenomeno riguarda il 17% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni di età, di cui il 21,8% maschi e l’11,7% femmine.
Aumenta il consumo di aperitivi, amari e superalcolici
Si conferma la tendenza già registrata negli ultimi 10 anni che vede una progressiva riduzione della quota di consumatori che bevono solo vino e birra, soprattutto fra i più giovani e le donne, mentre aumenta la quota di chi consuma, oltre a vino e birra, anche aperitivi, amari e superalcolici, aumento che si registra nei giovani e giovanissimi, ma in misura percentuale maggiore negli adulti oltre i 44 anni e negli anziani.
Il Ministero della Salute assieme a Federconsumatori, indica quattro semplici ma sagge regole da seguire:
Nello specifico Federconsumatori Fvg ha avviato e avvierà ancora, vari progetti, conferenze, incontri divulgativi, attività ludico-creative per bambini e ragazzi, proprio per far conoscere e promuovere uno stile di vita sano. Così da consentire di prevenire l’insorgenza di patologie croniche (es. malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie, diabete) e di migliorare la qualità della propria vita. Iniziando dai nostri giovani cittadini consumatori.
Emeri Pecile
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