Turismo enogastronomico: cibo e vino fattori chiave della vacanza in Italia

08 marzo 2018

La nostra bella Italia piace sempre di più anche come meta per il turismo enogastronomico.

È una componente della cultura e dell’ospitalità italiane e rappresenta un elemento importante nella scelta della destinazione turistica. Cibo e vino, a pari merito con città e arte (48%), sono la principale motivazione per effettuare una vacanza in Italia. A dirlo è una ricerca che è stata presentata qualche giorno fa a Milano nell’ambito della Borsa internazionale del turismo.

Il turismo enogastronomico è dunque un elemento centrale nella promozione dei prodotti italiani. Ipsos una importante società di ricerche di mercato che si basa sui sondaggi al mondo, parla chiaro: il 59% del turisti stranieri continua a comprare prodotti italiani una volta rientrato nel paese di origine dalla vacanza in Italia. I numeri dicono che il 75% dei viaggiatori sceglie come meta di vacanza una destinazione rinomata per il cibo (Fonte: Booking.com, 2016) e l’impatto economico del settore è rilevante: il food & beverage rappresenta circa il 25% delle spese di ogni turista e può salire fino al 35% (Fonte: World Food Travel Association, 2017), cui si aggiunge l’indotto. Molti sono coloro che dichiarano di comprare in viaggio prodotti enogastronomici da portare a casa ed altrettanti quelli che continueranno a farlo una volta rientrati in patria. Secondo GFK, il 59% dei turisti stranieri in Italia acquisterà cibo italiano una volta a casa in conseguenza del viaggio e il 54% vino (Fonte: GFK Eurisko, 2015).

Il turismo enogastronomico valorizza le mete meno note, contribuisce alla destagionalizzazione e favorisce la fidelizzazione dei viaggiatori. I turisti appassionati di enogastronomia sono tanto italiani quanto stranieri e, per quelli esteri, i principali mercati di provenienza sono Francia, Germania e Regno Unito .

Questo tipo di vacanza è legata al territorio ma vive anche uno stretto rapporto col web, con le recensioni presenti online, con le testimonianze dell’esperienza gastronomica riversate sui social media. La scelta di cosa e come mangiare spesso nasce dal confronto con una community online.Tradizione enogastronomica e cucina locale orientano dunque la scelta di una meta turistica.

Cibo e vino, a pari merito con città e arte (48%), sono la principale motivazione per effettuare una vacanza in Italia, mentre a quanto pare, il principale ostacolo è il prezzo per il 43%; (Fonte: IPSOS, 2017).

I turisti enogastonomici sono molto attenti alla sostenibilità, ai prodotti territoriali e curano anche gli aspetti salutistici dell’alimentazione. Si tratta dunque di un turismo evoluto, destagionalizzato dai tradizionali flussi, capace di apprezzare il territorio sotto tutti gli aspetti. L’Italia quindi dimostra ancora una volta di essere capace di attrarre i turisti, vincendo anche la concorrenza di altri paesi.