Geoblocking vietato dal Parlamento Europeo – Un passo decisivo verso il mercato unico digitale

22 febbraio 2018

Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva il divieto del geoblocking per tutti gli acquirenti che navigano su siti web di un altro Paese dell’Unione Europea.

Geoblocking? Potrebbe essere un termine non ancora conosciuto da tutti i consumatori ma nel quale molti si saranno già imbattuti.

Tale divieto consentirà a tutti i cittadini UE di scegliere in quali siti acquistare beni o servizi, senza essere bloccati o reindirizzati automaticamente verso altro sito web a causa della loro nazionalità, del luogo di residenza o dell’ubicazione temporanea.

Un cambiamento importante verso uno shopping online europeo senza barriere. Gli acquirenti di altri paesi dovranno essere trattati come quelli locali dai commercianti e dovrà essere garantito loro l’accesso a beni e servizi agli stessi prezzi.

Gli e-shopper potranno avere, finalmente, un accesso transfrontaliero più agevole a prodotti, prenotazioni alberghiere, noleggio auto, festival musicali o biglietti per parchi di divertimento.

Attenzione, però, alle esclusioni! I contenuti digitali protetti da copyright, come i libri elettronici (ebook), la musica o i giochi online, ma anche i servizi audiovisivi e quelli di spedizione, non rientrano, almeno per ora, nella nuova normativa.

L’accordo sul Regolamento del geoblocking deve ancora essere formalmente approvato dal Consiglio Europeo: le nuove norme saranno, quindi, applicabili nove mesi dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE, ovvero entro la fine dell’anno 2018.

Quindi, in sintesi, prima della fine del 2018, le nuove regole vieteranno ogni blocco geografico e qualsiasi discriminazione per quanto riguarda l’acquisto di beni, ma anche di servizi immateriali come cloud e spazio web per siti Internet.

Non cambierà nulla per Amazon, che già permette di registrarsi e acquistare anche su versioni di altri Paesi rispetto a quello in qui si trova il consumatore.

L’obiettivo, condivisibile ed auspicabile, individuato dalla nuova normativa sui blocchi geografici nel commercio online è quello di combattere fermamente la discriminazione dei consumatori in base alla nazionalità o al luogo di residenza e di rendere il mercato unico digitale sempre più competitivo ed integrato.