Stop alle cannucce in plastica? – Una campagna per ridurre il consumo di plastiche monouso
21 febbraio 2018Ritorniamo al problema della plastica. In un articolo precedente avevamo parlato della battaglia contro le microplastiche, richiamando l’attenzione dei consumatori sul fatto che i mari si stanno riempiendo di plastica causando gravi conseguenze sia per la fauna marina sia, a sua volta, per l’uomo.
Il problema delle microplastiche è forse, però, conseguenza di una condotta da parte del consumatore stesso. Vi è mai successo di utilizzare un oggetto per poi gettarlo subito dopo l’utilizzo? Un esempio? Le cannucce!
In generale, le plastiche monouso, come le cannucce, si utilizzano soltanto una volta, per pochi minuti, e in molti casi finiscono nei nostri oceani, dove resteranno per centinaia di anni, sminuzzandosi in pezzi sempre più piccoli che vengono ingeriti dai pesci, entrando nella nostra catena alimentare.
È proprio riguardo alle cannucce che Marevivo chiede lo stop al loro utilizzo. Una campagna di sensibilizzazione per ridurre l’uso delle plastiche monouso.
Quanto tempo si impiega ad usare una cannuccia in plastica? 20 minuti. Quanto tempo è necessario invece per smaltirla? 500 anni.
In tutto il mondo si utilizzano quotidianamente più di un miliardo di cannucce, solo negli Stati Uniti ogni giorno se ne consumano 500 milioni, secondo i dati della Plastic Pollution Coalition. In Europa, le cannucce sono tra i primi 5 rifiuti raccolti sulle coste. A Londra se ne usano circa 2 miliardi l’anno tanto che l’Evening Standard ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere ai produttori di metterle al bando o trovare soluzioni eco sostenibili entro il 2018.
“La plastica usa e getta negli ultimi anni ci ha invaso, è ovunque, è entrata a far parte della nostra vita quotidiana. Si è trasformata in un “mostro” invisibile – spiega Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo – e non ci siamo resi conto dei danni devastanti che stava causando alla fauna marina e al suo habitat. Le cannucce entrano nelle narici delle tartarughe e nell’esofago degli animali. Abbiamo così deciso di lanciare questa campagna perché le abitudini dell’uomo non possono sempre avere ripercussioni sugli animali e l’ambiente, soprattutto quando esistono valide alternative per evitarle”.
Un buon cocktail non si misura dalla sua decorazione ed è per questo che l’associazione chiede a tutti gli esercenti, bar e ristorante di non distribuire cannucce in plastica ai clienti e offrire, piuttosto, quelle in carta o bambù.
Già nel Regno Unito tantissime catene di pub, bar e ristoranti hanno rinunciato alla cannucce tradizionali in plastica preferendo quelle ecologiche. Marriott International, l’aeroporto di London City, Eurostar sono tra le ultime aziende che hanno aderito. Le cannucce in plastica per volere della Regina Elisabetta saranno bandite dalle proprietà reali, nei ristoratori interni di Buckingham Palace, del Castello di Windsor e del Palazzo di Holyroodhouse. Lo stesso nei caffè, bar e mensa del Parlamento scozzese e anche il Museo di storia naturale di Londra ha deciso di eliminarne l’uso.
L’ambiente in cui viviamo assume un ruolo fondamentale nella nostra salute e in generale nella nostra vita; è per questo che dobbiamo cercare di salvaguardarlo anche attraverso le azioni quotidiane e chissà, magari anche attraverso una cannuccia in plastica in meno.
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