Bollo auto: gli arretrati si prescrivono in 3 anni

06 settembre 2017

Novità per gli automobilisti. La Cassazione, con sentenza 20425/2017 della Suprema Corte, ha confermato che il bollo non pagato si prescrive in 3 anni, e non più in 10.

Di fatto, una cartella di pagamento, se notificata dopo 3 anni dal mancato saldo del bollo, è considerata illegittima. Il termine è calcolato a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui si riferiva il pagamento della tassa.

Un esempio pratico: se non è stato pagato il bollo che fa riferimento al 2015, la prescrizione scatta il 31 dicembre 2018, cioè calcolando 3 anni a partire dal 1° gennaio 2016.

Va precisato, comunque, che per verificare l’eventuale prescrizione, è necessario guardare la data di ricezione della comunicazione da parte del destinatario.

Di conseguenza, ogni cartella esattoriale ricevuta dopo questa data potrà essere impugnata davanti alla Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla loro comunicazione.

Attenzione però. Se non viene presentato ricorso entro 2 mesi, la cartella esattoriale diventa definitiva e andrebbe pagata. Perché “andrebbe”? Perché la notifica interrompe la prescrizione dei 3 anni, che quindi decorre interamente per altri 3. Se, poi, entro questo nuovo periodo di tempo, non si riceve nessuna altra comunicazione (lettere di sollecito di pagamento, fermo amministrativo o pignoramento dell’automobile), la cartella decade, anche se non impugnata.