Meteo instabile in Italia: il brutto tempo sta danneggiando il settore agroalimentare soprattutto in Friuli Venezia Giulia

25 maggio 2017

Tempi di grave difficoltà per tutto il settore agroalimentare italiano che sta risentendo dei forti cambiamenti delle temperature e delle perturbazioni. Infatti, durante tutto l’inverno le precipitazioni sono risultate sotto la media, tanto che era stata diramata un’allerta per “severità idrica” nel distretto padano e in quello delle Alpi orientali, con la previsione di conseguenti misure di contingentamento dei prelievi irrigui e di risparmio dell’acqua. Con un inverno così asciutto ad Aprile si è presentato il gelo nelle nostre campagne devastando le coltivazioni dei frutteti, dei vigneti e degli ortaggi.

Nel giro di un mese la situazione si è completamente capovolta, passando da un allarme siccità ad una criticità idraulica gialla, dovuta al rischio di innalzamento dei corsi d’acqua e ad un’allerta meteo di grado moderato.

In particolare sulla nostra regione, il Friuli Venezia Giulia, è sceso un quantitativo di pioggia pari a quello che normalmente cade durante tutta la stagione primaverile, all’incirca 300 litri di pioggia per metro quadrato. I campi faticano a riassorbire l’acqua in eccesso e per scongiurare il rischio di perdere le colture, si incrementa l’utilizzo di trattamenti fitosanitari.

Per la Coldiretti (la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana) “Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando con pesanti conseguenze sull’agricoltura italiana perché si moltiplicano gli sfasamenti stagionali e gli eventi estremi con precipitazioni brevi ma intense ed il repentino passaggio dal maltempo al sereno. Siccità e bombe d’acqua, ma anche gelate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola sconvolgendo i normali cicli stagionali.” Sconvolgimenti che ricadono direttamente sui consumatori “che sono costretti a fare i conti con le fluttuazioni anomale nei prezzi dei prodotti che mettono nel carrello della spesa.”

La Federconsumatori osserva con allarme l’aumento dei prezzi per tutti gli alimenti non lavorati, tra cui in primis, la frutta e le verdure, necessarie per un’alimentazione sana ed equilibrata, ma che incidono significativamente sulla spesa dei consumatori. Si consiglia sempre di consumare verdure di stagione che risentono in minor modo dell’oscillazione dei prezzi e di non sprecare il cibo considerando la spesa che comporta non solo in termini monetari ma anche ambientali.

 

Eufemia Acunto