Fatturazione TIM
31 marzo 2017Nel settore della telefonia la Federconsumatori è stata l’unica associazione che si è mossa a tutela del cittadino consumatore a seguito delle modifiche unilaterali del contratto apportate da TIM che prevedono l’emissione di fatture non più a cadenza mensile ma che come citato in fattura “verranno progressivamente emesse ogni 8 settimane; inoltre il corrispettivo degli abbonamenti delle offerte e dei servizi sarà calcolato su 28 giorni e non più su base mensile”. La Federconsumatori già nel mese di febbraio ha presentato una segnalazione all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in quanto trattasi di un ennesimo e non più accettabile rincaro da parte del gestore telefonico posto in essere ad appena due anni dall’ultima grande manovra compiuta e che andrà ad interessare milioni di utenti. Modifica che, come ammette la stessa azienda, comporterà un rincaro per gli utenti di ben oltre 8%. Tale operazione, tra l’altro, avviene in piena contraddizione con quanto previsto dal documento posto in consultazione pubblica dall’AGCOM. Nel dettaglio, all’articolo 3 della delibera n. 252/16/CONS dovrebbe essere inserito il comma 9 ove si fissano proprio le cadenze di fatturazione dei servizi: “Per la telefonia fissa la cadenza di fatturazione deve essere almeno su base mensile. Per la telefonia mobile la cadenza di fatturazione non può essere inferiore a quattro settimane (ovvero al mese solare). In caso di offerte convergenti con la telefonia fissa, prevale la cadenza di fatturazione relativa a quest’ultima.” Alla luce di tale modifica appare ancor più ingiustificabile la mossa di TIM, a cui forse le sanzioni già erogate non sono state sufficienti. Con una recente delibera l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha stabilito che il criterio di fatturazione della linea fissa deve essere il mese “ il periodo temporale minimo per consentire all’utente di avere una corretta e trasparente informazione sui consumi fatturati e un tempo di invarianza nel rinnovo del prezzo offerto dagli operatori” , per la linea mobile la cadenza non può essere inferiore ai 28 gg.
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