Grande successo dell’assemblea riguardante la Banca Popolare di Vicenza del 28 gennaio 2017 a Paderno (Ud); per Federconsumatori però le proposte della Banca non sono soddisfacenti

09 febbraio 2017

«Equità, giustizia, trasparenza e responsabilità». Sono queste le parole che la Presidente di Federconsumatori FVG Barbara Puschiasis ha più volte sottolineato nel corso dell’incontro di sabato 28 Gennaio al palazzetto per l’atletica indoor “Ovidio Bernes” in merito all’offerta di transazione proposta dalle Banche Venete, ed in particolare dalla Banca Popolare di Vicenza.

Numerosi i soci che hanno partecipato, circa 2000, suddivisi in due turni da 1000 ciascuno. All’assemblea sono intervenute anche le istituzioni, con il sindaco di Udine Furio Honsell e l’assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, che hanno espresso piena solidarietà nei confronti di tutti i cittadini duramente colpiti dalla vicenda è condivisione della posizione assunta da Federconsumatori.

Presenti anche il presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Mion, e il responsabile commerciale Luca Reverberi, che hanno spiegato nel dettaglio la particolare questione degli azionisti scavalcati, esclusi dall’offerta pubblica di transazione presentata il 9 Gennaio scorso.

Nel corso dell’assemblea il Presidente Mion ha ribadito i contenuti dell’accordo: è previsto un rimborso pari a 9 euro per ogni azione acquistata nel periodo compreso tra il 1 Gennaio 2007 e il 31 Dicembre 2016, al quale si aggiungono alcune offerte commerciali. Accettando, il singolo azionista non solo rinuncia ad ogni azione nei confronti dell’istituto e dei suoi amministratori e dipendenti e dunque anche alla costituzione di parte civile nel futuro procedimento penale, ma resta comunque proprietario dei titoli.

Dall’accordo, restano quindi esclusi non solo i vecchi soci provenienti dalla Banca Popolare Udinese e dunque tutti coloro che hanno acquistato le azioni prima del 01.01.07 ma anche gli scavalcati e le cosiddette baciate, ossia operazioni di acquisto di titoli per mezzo di erogazioni di credito (escluse le miniaucap, cioè le 100 azioni finanziate acquistate in costanza degli ultimi due aumenti di capitale).Gli scavalcati riceveranno nelle prossime settimane una lettera da parte della banca dove gli comunicheranno di essere scavalcati in base alle ricostruzioni effettuate dalla banca stessa e avvallate dalla Consob e verranno invitati a recarsi in filiale per un’offerta di transazione a loro destinata che precederà un rimborso pari a 30€ ad azione. Le baciate verranno trattate caso per caso dalla banca. Il Presidente Mion ha annunciato ulteriormente che sono disponibili 30 milioni di euro per i casi più svantaggiati da impiegarsi attraverso un tavolo di conciliazione con le associazioni dei consumatori, previa individuazione di creditori oggettivi condivisi.

Non sono mancati attimi di tensione tra gli spalti del palazzetto, con alcuni azionisti che hanno espresso a gran voce il loro dissenso nei confronti dell’offerta di transazione della Banca.

Profondamente contraria anche Federconsumatori, in prima linea nel difendere i diritti dei soci della banca veneta. «Le proposte della Banca non sono soddisfacenti, c’è molta rabbia e la maggior parte dei nostri consumatori non accetterà l’offerta di transazione di 9 euro per azione, considerandola un’elemosina» sostiene Barbara Puschiasis. «Servono ulteriori strumenti per integrare il risarcimento – continua – è necessario un tavolo di conciliazione con le associazioni di consumatori, non solo per le situazioni economicamente più disperate ma per coloro che hanno subito le violazioni più gravi. Vogliamo chiarezza su come sono stati individuati gli scavalcati e vogliamo la data entro la quale gli ordini di vendita inevasi possono considerarsi scavalcati. Le baciate devono essere annullate senza nessun costo per i consumatori.  Devono essere ristoratori anche coloro che hanno acquistato prima del 01.01.07, e dunque anche i soci di Bpu nonché chi ha acquistato successivamente nel caso in cui siano state compiute evidenti violazioni. Bisogna intervenire subito poiché tante persone versano in condizioni disperate aveno perso tutto. L’appello ai soci e alle istituzioni e’ quello di restare uniti,  come fatto sino ad ora con Federconsumatori, per mantenere alta la richiesta di giustizia e tendere al raggiungimento della giustizia sostanziale ».

 

Stefania Peressoni