Sharing Economy: vivere in un condominio collaborativo
21 novembre 2016A quanto pare il condominio non è solo luogo di liti. Anche se sono tanti quelli che dichiarano di essere in guerra con i propri vicini di casa, per molti altri rappresentano un aiuto e sostegno familiare assolutamente indispensabile.
Secondo un sondaggio svolto da Immobiliare.it, il 22% di chi vive in condominio ha sviluppato una o più attività di aiuto reciproco con i vicini di casa. Si tratta di una forma di sharing economy che consiste in una collaborazione tra condomini, in un’ottica di risparmio e miglioramento della qualità della vita in casa.
“Il sondaggio, condotto su un campione di oltre mille individui distribuiti su tutto il territorio nazionale, ha evidenziato come allo stereotipo dei vicini chiusi nel proprio mondo e con cui scambiarsi a malapena un saluto, si possa accostare un sistema di mutuo sostegno e supporto che coinvolge diversi aspetti della vita in casa: dalla gestione di alcune incombenze fino ad arrivare allo sviluppo di attività ricreative.”
Il 44% degli italiani che vivono in un condominio collaborativo condivide con il gruppo di vicini, gratuitamente o a prezzo scontato, competenze professionali come ad esempio piccoli lavori di idraulica, riparazioni pc, cucito, servizi di estetica.
Segue con il 36,90% lo scambio di oggetti che non servono più: vestiti, elettrodomestici, arredo.
La collaborazione, però, non riguarda solo oggetti: in caso di bisogno ci si supporta nella cura degli animali domestici (23,7%); anche per ciò che riguarda la gestione dei bambini ci si alterna nell’accompagnamento dei figli a scuola (16%), si bada ai bambini degli altri o si condivide la babysitter stessa. Stessa idea per la cura e assistenza agli anziani.
La collaborazione si applica anche alla tecnologia: il 12% dichiara di condividere l’ADSL e il 5,7% di dividere i costi per l’accesso ai servizi on demand (come Netflix o Infinity).
I condomini si sono organizzati anche per le attività connesse al verde e alla pulizia degli spazi comuni: si cura a turno il giardino condominiale o si annaffiano le piante del vicino quando non è a casa (6,8%); si pulisce o si gestisce a turno la spazzatura condominiale (5,7%).
Vi sono inoltre idee più originali: dall’ organizzazione di un vero e proprio sistema di controllo notturno delle case a gruppi di acquisto, alimentare e non, fino ad arrivare alla gestione di un orto comune, o all’organizzazione di attività ludico-ricreative per bambini e adulti.
La diffusione della tecnologia, grazie agli smartphone e alla facilità di accesso alla rete ha aiutato la sharing economy a diffondersi. La crisi inoltre, ha spinto molte persone a collaborare per cercare di risparmiare tempo e denaro.
Federconsumatori tutela i diritti e gli interessi di tutti i cittadini che vivono in condominio.
Si ricorda che gli sportelli della Federconsumatori pertanto, sono a disposizione per fornire chiarimenti e risolvere eventuali problematiche.
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