News sulle banche venete

03 agosto 2016

Federconsumatori a livello nazionale sta seguendo migliaia di casi di azionisti traditi dalle banche venete e che si sono visti vanificare i propri risparmi frutto di anni di sacrifici. In Italia si contano circa 119000 azionisti di Banca di Vicenza e 88000 di Veneto Banca di cui in Friuli Venezia Giulia 12000 di Banca di Vicenza e 3400 di Veneto Banca.  Federconsumatori ha inviato oltre 2500 lettere di diffida agli istituti veneti ed oltre 6000 persone si sono rivolte ai nostri sportelli per chiedere informazioni in merito. La notizia dell’arresto del direttore generale Consoli è sicuramente una buona novella, come pure quella del sequestro dei suoi beni e di quelli degli altri indagati. Sicuramente questa misura arriva tardi quando ormai probabilmente diverso patrimonio si è disperso. I reati contestati fanno ulteriormente ben sperare che si stia andando anche con le indagini in essere, nella direzione giusta in quanto si parla di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. I  reati configurabili però possono essere anche ulteriori, aggravati, quali la truffa e l’estorsione nei confronti di clienti indotti a sovraindebitarsi per acquistare azioni senza averne le garanzie patrimoniali per il rientro ovvero ad acquistare azioni per poter continuare ad avere credito dalla banca ovvero ancora l’associazione per delinquere stante il fatto che alla realizzazione del fatto criminoso sono concorse più persone. Si auspica che anche per Banca Popolare di Vicenza si possano avere presto notizie dalla magistratura, dall’Antitrust e dalle varie Vigilanze (Banca d’Italia, Consob e BCE) tali da assicurare alla giustizia i responsabili. I sequestri che noi chiediamo a gran voce da sempre si spera che possano concretizzarsi anche se ormai è fatto notorio come diverse figure apicali della banca tra cui, in primis, lo stesso Zonin, si sono già liberati di gran parte dei loro averi rendendo quindi più farraginoso, ma non impossibile, il recupero del patrimonio.

Intanto si resta in attesa di conoscere da Banca di Vicenza, che poi si auspica possa essere seguita a ruota da Veneto Banca, il contenuto della loro proposta del protocollo di conciliazione che se non prevederà il ristoro di tutti gli azionisti traditi verrà da Federconsumatori affossato. Si resta anche in attesa di conoscere come il fondo di solidarietà disposto da Banca di Vicenza verrà impiegato al fine di realmente apportare un concreto aiuto alle persone in grave difficoltà economica. I criteri devono essere trasparenti ed equi.

Al fine di poter recuperare un clima di solidarietà e coesione tra tutti i risparmiatori beffati nell’autunno partirà il progetto sperimentale Federconsumatori FVG, sostenuto anche dalla Regione FVG, di automutuoaiuto nonché di sostegno psicologico. Diversi sono i casi di persone che necessitano di aiuto oltre quello economico. Noi lo stiamo già offrendo ai nostri sportelli ma necessario risulta anche recuperare uno spirito di coesione tra coloro che sono coinvolti in questi terribili casi al fine di poter agire in maniera determinata contro le due banche. Un consumatore anche moralmente debole e solo,  infatti è più arrendevole nei confronti dell’altra parte, ed in questo caso delle due banche! Intanto negli sportelli continuiamo l’attività di raccolta delle pratiche, invio delle lettere di diffida, e per i casi più gravi assistenza nella redazione delle denunce.