Strisce blu: il parchimetro col bancomat

14 luglio 2016

La Legge di Stabilità 2016 introduce una novità sui parcheggi a pagamento.

Il Codice della Strada dà la possibilità ai Comuni di stabilire con ordinanza del sindaco e previa deliberazione della giunta, aree destinate al parcheggio subordinate al pagamento di una somma di denaro da riscuotere mediante “dispositivi di controllo di durata della sosta”.

Per la riscossione in queste aree il parchimetro è senz’altro uno dei “dispositivi” più utilizzati.

Con la Legge di Stabilità, dal primo luglio 2016 i “dispositivi” sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Sarebbe stato felice che da quella data tutti i parchimetri d’Italia accettassero pagamenti anche per mezzo delle carte ma così non è avvenuto.

Leggendo tra le pieghe del dispositivo di legge, infatti, si scopre che i Comuni continuano ad avere il coltello dalla parte del manico:

Da un lato si può sostenere che in sostanza soltanto i parchimetri acquistati con un bando successivo la data in cui la legge è entrata in vigore devono obbligatoriamente avere il pagamento con bancomat o carte di credito, non invece quelli già istallati.

Dall’altro i Comuni hanno un’altra scappatoia e cioè dichiarare di non essere riusciti a ottemperare all’obbligo di legge per “oggettiva impossibilità tecnica”.

Nonostante vi sia già qualche parchimetro attrezzato, ci si augura che nel prossimo futuro tutti i nuovi parcheggi vedranno finalmente riconosciuta la diffusione dell’utilizzo delle carte di pagamento.

Rimane poi forse il senso d’ingiustizia nel pensare alla corresponsione di un importo per un posto auto anche senza che sia necessaria la custodia del veicolo.

Certo è che l’innovazione non dovrà aggiungere nuovi costi a carico dei cittadini e dei consumatori. Le condizioni e le tariffe, infatti, devono comunque rispettare le direttive del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Per questo, qualora si riscontrasse un comportamento illegittimo, s’invita a sottoporre le vostre vicende agli sportelli della Federconsumatori per la difesa dei diritti e degli interessi di ogni cittadino e consumatore.