CoopCa, pronti i soldi da restituire ai soci. Federconsumatori richiede una modifica della normativa a maggior tutela dei soci prestatori
28 aprile 2016Oltre alla spinosa questione delle Banche Popolari Venete, in Friuli e in tutto il Nord-Est c’è un altro tema scottante che preoccupa i risparmiatori, è il caso Coopca. La Società Cooperativa Carnica di Consumo è stata una cooperativa di consumatori che aderiva all’ANCC della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue e alla Confcooperative. Nel 2015 sia CoopCa che Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli sono state coinvolte da due distinte procedure concorsuali che hanno pregiudicato le attività delle stesse. Le vicende sono diverse, diversi gli esiti. Ad accomunarle sono gli effetti sui cittadini consumatori, anzi, risparmiatori, i quali incolpevolmente avevano riposto la loro fiducia in tali soggetti economici e nelle dichiarazioni che da questi venivano rese sulla loro solidità patrimoniale e sulle finalità sottese a queste realtà, cioè il sostegno al territorio. Il risultato è stato quello di aver fatto perdere i propri risparmi ai cittadini che ivi avevano riposto la loro fiducia, credendoci, perché era stato rappresentato loro che riporre i propri denari in azioni delle popolari venete o nel prestito sociale delle cooperative era equivalente a depositarli in un libretto di risparmio di un istituto di credito. La differenza invece poi si è rivelata in tutta la sua drammaticità consistendo, per le azioni delle banche popolari venete, nella loro illiquidità e nella loro grave riduzione del prezzo, e per il prestito sociale in una scommessa sulle sorti della cooperativa. Entrambi gli investimenti, sia che si tratti di azioni delle banche popolari che di prestito sociale delle cooperative, però non risultano assistiti da nessuna garanzia a tutela dei soldi dei risparmiatori.
In questi giorni sono in partenza le lettere di convocazione dei soci prestatori di CoopCa per ricevere la quota solidale da Alleanza Coop 3.0 , il colosso della cooperazione italiana nato dalla fusione di Coop Nordest, Coop Adriatica e Coop Estense. Questo atto di liberalità dell’Alleanza Coop va a beneficio dei soci prestatori di CoopCa e sarà erogato in tre tranches, la prima delle quali è prevista entro il mese di aprile. La somma deliberata ammonta a 13,5 milioni (poco più della metà del credito vantato dai soci prestatori che ammonta a 26 milioni); nella prima tranche saranno ridistribuiti 6 milioni di euro, nel 2017 altri 4 milioni e infine, nella primavera del 2018, i restanti 3,5 milioni.
Federconsumatori sta coordinando a livello nazionale la tutela dei comitati dei soci delle cooperative al fine di ottenere una modifica della norma attualmente esistente garantendo maggiori tutele ai soci prestatori in caso di dissesto della cooperativa ma anche per prevenire il ripetersi di situazioni come quelle che purtroppo il territorio del Friuli Venezia Giulia ha vissuto. Gli sportelli di Ferderconsumatori sono sempre disponibili a dare informazioni o ad aiutare coloro che ne avessero la necessità, sia per i problemi riguardanti Coopca, Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli che per quanto riguarda le Banche Popolari.
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