Olio, l’Unione Europea approva l’importazione di olio tunisino senza dazi per due anni, ma la filiera protesta
14 marzo 2016Per aiutare l’economia tunisina, Strasburgo ha appena approvato misure d’emergenza che permettono l’importazione, per il 20016 e il 2017, di 70.000 tonnellate di olio d’oliva extra vergine tunisino “duty-free”. Tali misure prevedono però delle salvaguardie che includono una valutazione intermedia degli effetti sul mercato agricolo europeo e la possibilità di aggiornarle nel caso si rivelassero dannose. È inoltre prevista la tracciabilità delle merci durante tutto il percorso. La Tunisia sta affrontando gravi difficoltà e queste misure d’emergenza sicuramente potranno aiutare questo stato del Nordafrica bagnato dalle acque del Mediterraneo, in teoria senza destabilizzare il mercato europeo.
Anche l’Italia ha detto si, ma contro questo provvedimento si è mobilitato l’intero settore agricolo. Mediante i giornali economici e finanziari, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, ha commentato al riguardo: “Rimango fermamente contrario a qualsiasi aumento permanente del contingente di olio tunisino. Come Ministero delle politiche agricole abbiamo posto delle condizioni chiare sull’attuazione e sulle quote mensili dei contingenti e su questi punti non intendiamo cedere. Se non avremo garanzie continueremo a opporci all’adozione del regolamento da parte della commissione”. La filiera dell’olio italiano è tra le più controllate in assoluto e negli ultimi due anni si è alzato il livello della risposta contro possibili frodi come mai accaduto in passato. Per la Coldiretti, oltre 90mila tonnellate l’anno di olio tunisino senza dazi, sono un “rischio concreto in un anno importante per la ripresa dell’olivicoltura nazionale: si moltiplicheranno le frodi”.
Un grosso problema potrebbe essere quello della contraffazione del made in Italy e per le eccellenze italiane. E’ per questo che migliaia di agricoltori sono scesi in piazza per l’allarme “sos dieta mediterranea” dove sono stati mostrati gli esempi più eclatanti di prodotti agroalimentari venduti in Italia, in Europa e nel mondo, con nomi che richiamano gli episodi, i personaggi e le forme di criminalità organizzata più dolorose e odiose, che vengono sfruttate per fare business a danno dei veri prodotti agroalimentari made in Italy. La contraffazione è diventata ormai un fenomeno consolidato e di portata internazionale che produce gravi ripercussioni in ambito economico e sociale, pregiudica il corretto funzionamento del mercato e inganna i consumatori. E’ giusto aiutare l’economia tunisina, quello che preme a Federconsumatori è che ci siano adeguati controlli sulla qualità dell’olio tunisino, anche mediante la tracciabilità dell’olio durante tutto il suo percorso, così da poter tutelare i consumatori italiani ed europei.
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