Addio alla vecchia ricetta (o quasi), in tutta Italia quella nuova diventa elettronica da oggi

01 marzo 2016

Da oggi 1° marzo è cominciata ufficialmente l’era della ricetta digitale. Medici e farmacie da ora in poi dovranno farsi trovare pronti. Un passo verso la dematerializzazione, avviata su questo fronte oltre tre anni fa, ma che si è concretizzato con il Dpcm del 31 dicembre 2015, entrato in vigore dal 1° gennaio di quest’anno.Il Friuli Venezia Giulia ha già avviato la sperimentazione, eppure alla vigilia del debutto nazionale, i problemi non mancano.

«La ricetta cosiddetta del farmaco – spiega l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca – è operativa da metà del 2014, con un’adesione quasi universale delle farmacie, salvo i casi dovuti alla copertura della rete. In regione si è fatto un lavoro notevole visto che siamo partiti da zero e che abbiamo dovuto risolvere molti problemi tecnici».

Questa innovazione porterà alcuni vantaggi, per esempio il risparmio sulla stampa e sulla distribuzione delle vecchie ricette rosse e il controllo sulla falsificazione delle ricette stesse o sugli abusi conseguenti al furto dei ricettari.I dottori per effettuare una prescrizione, si connetteranno dal proprio pc a un apposito portale: compilando la ricetta sullo schermo, identica a quella cartacea, un Nre (Numero ricetta elettronica) sarà associato al codice fiscale del paziente, aggiungendo in automatico anche eventuali esenzioni. Il medico stamperà il promemoria e lo consegnerà al paziente; il paziente andrà in farmacia e lo consegnerà al farmacista. Con i dati presenti, attraverso i codici a barre stampati sul foglietto il farmacista recupererà la prescrizione direttamente on-line e consegnerà la medicina.

Nei prossimi mesi questa prassi verrà utilizzata anche per la prescrizioni di esami e visite specialistiche, in quanto la nuova ricetta sarà accettata anche da cliniche, ambulatori e ospedali. Per il momento però saranno ancora esclusi dal nuovo metodo alcuni farmaci, come gli stupefacenti, l’ossigeno, i farmaci con piano terapeutico Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) e le prescrizioni per l’erogazione diretta in continuità assistenziale. Bisognerà comunque recarsi sempre di persona presso il proprio medico per ritirare le ricette, di qualsiasi genere esse siano.

La ricetta elettronica avrà validità in tutte le farmacie italiane, sia pubbliche che convenzionate, quindi i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza.

Emeri Pecile