Tango Bond
05 febbraio 2016La notizia di questi giorni e’ che l’arbitrato ICSID volto a trovare ristoro ai migliaia di risparmiatori che si sono trovati coinvolti nel default argentina, sia alle sue battute finali. Il 1 marzo infatti l’accordo raggiunto verrà deliberato dal Parlamento argentino. In sintesi dopo 15 anni dal default si sarebbe convenuto di ristorare i risparmiatori attraverso il pagamento cash del 150% del capitale all’epoca investito nell’acquisto di bond argentini. Tali pagamenti, se tutto andrà come si auspica, dovrebbero essere effettuati direttamente ai risparmiatori che ne potranno beneficiare, entro giugno 2016.
Questa è una vittoria? Il tempo trascorso e il limitato numero di risparmiatori che ne potranno beneficiare smorza l’entusiasmo. Essa arriva appunto dopo 15 anni e riguarderà pochi risparmiatori (non i 450.000 circa risparmiatori originariamente coinvolti bensì circa 50.000 per totali 1,35 miliardi di dollari). Riguarderà infatti coloro che sono ancora in possesso dei titoli originari andati in default e quindi coloro che:
1) hanno aderito all’ICSID entro il 27 aprile 2006;
2) non hanno trasferito i titoli argentina in default presso altro istituto di credito nel corso degli anni;
3) non hanno aderito alle opzioni di scambio del 2005 e del 2010;
4) non hanno già visto definire le loro posizioni con rinuncia dunque all’ICSID.
Cause, conciliazioni e concambi hanno permesso già a tanti di vedere soddisfatte le proprie posizioni. Coloro che ora sono interessati da questa decisione sono coloro che in estrema sintesi non si sono ad oggi attivati per tentare di recuperare anche almeno in parte i soldi persi ma hanno esclusivamente aderito alla TFA e hanno tenuto per ben 15 anni i titoli in default nel loro portafoglio con le conseguenti spese per la tenuta del rapporto. Gli sportelli della Federconsumatori restano comunque a disposizione per ogni informazione.
Barbara Puschiasis
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