Il sistema di allarme rapido
17 dicembre 2015Una delle novità più interessanti che sono state introdotte negli ultimi anni a maggior tutela della salute e della sicurezza dei consumatori nel settore agro-alimentare, è rappresentata dal così detto «sistema di allarme rapido».
Si tratta di una procedura codificata e disciplinata dall’art. 50, del reg. CE n. 178/2002, destinata a entrare in funzione tutte le volte in cui sia stata riscontrata l’immissione in commercio di un alimento che presenti dei profili di insicurezza tali da rappresentare un grave rischio per la salute umana.
Molto brevemente, il sistema di allarme rapido deve essere immaginato come una fitta rete di informazioni che vengono raccolte e trasmesse da appositi “punti di contatto”, al fine di individuare l’alimento insicuro e neutralizzare il rischio per i consumatori.
In Italia, in particolare, i punti di contatto più vicini ai cittadini sono i servizi medici delle USL. Quando le USL dispongono di informazioni in virtù delle quali si possa ritenere che sul mercato sia presente un prodotto dannoso per la salute umana, si preoccupano di attivare la procedura di allerta che si compone di diverse fasi, fra le quali la più importante è rappresentata dal ritiro del prodotto dal commercio. Il servizio medico della USL, inoltre, pone in essere tutti gli accertamenti del caso e ne comunica i risultati al punto di contatto regionale. Il nodo regionale, a sua volta comunica le informazioni necessarie al Ministero della Salute, tenendo informata anche la Commissione dell’Unione Europea.
Si comprende come il sistema sia piuttosto complesso e veda il coinvolgimento di numerosi soggetti, sia a livello nazionale, sia a livello europeo. La trasmissione e la raccolta delle informazioni sugli alimenti potenzialmente pericolosi per la salute umana rappresenta un utilissimo strumento per tutelare al meglio i consumatori europei e renderli maggiormente sicuri nel momento di effettuazione delle proprie scelte di consumo. Il flusso delle informazioni e l’avvio della procedura è, a tal proposito, agevolato dall’utilizzo di schede di notifica standardizzate e dall’uso della posta elettronica.
Va precisato, inoltre, che l’attivazione di tale sistema è possibile non solo nel caso in cui vi siano alimenti a rischio destinati al consumo umano, ma anche nel caso in cui l’insicurezza riguardi un mangime animale.
Infine, per i cittadini che volessero rimanere aggiornati sul funzionamento del sistema e sui prodotti segnalati, la Commissione Europea ha istituito sul proprio sito uno spazio apposito per la consultazione delle allerte trasmesse settimanalmente dai Paesi dell’Unione Europea (http://ec.europa.eu/food/safety/rasff/index_en.htm). Federconsumatori Fvg sta svolgendo in materia mirate attività di formazione e informazione rivolte ai cittadini al fine di prevenire e capire i rischi per la salute all’insegna della sicurezza alimentare e sella salubrità.
Giulia De Luca
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