Tariffe elettriche: dal 1 gennaio 2016 da progressive a lineari

07 dicembre 2015

Dal 1 gennaio 2016 partirà la riforma – strutturata in 3 anni – che permetterà agli utenti di pagare in modo equo le tariffe elettriche, lo comunica Autorità per l’energia.

Il processo di riforma, che terminerà il primo gennaio 2018, prevede che la tariffa di rete e la tariffa per gli oneri di sistema, in totale oltre il 40% della bolletta, saranno uguali per tutti e per ogni livello di consumo. Ogni utente quindi pagherà in modo equo per i servizi che utilizza e la gradualità della riforma permetterà di evitare eccessivi effetti su chi oggi ha bassi consumi e paga un po’ meno. Per le famiglie numerose o chi utilizza i condizionatori, ci sarà una sostanziale riduzione del sovra-costo fino ad oggi sopportato. Tutti gli utenti quindi andranno a pagare l’esatto corrispettivo per il servizio che usa, correlato ai costi effettivi dei consumi.

L’Autorità ha previsto per le famiglie in reale stato di bisogno un bonus sociale di sconto, che con la riforma nel 2016 viene potenziato, in modo che le famiglie a basso reddito già dal prossimo anno non abbiano alcun aggravio di spesa, mantenendo allo stesso tempo la propria agevolazione.

A regime, per neutralizzare ogni effetto, l’Autorità ha segnalato a Governo e Parlamento l’opportunità di rafforzare stabilmente il bonus, portando lo sconto dal 20% fino al 35% della spesa, sia con un ampliamento della platea. La riforma della tariffa inoltre consentirà di liberare il potenziale di installazione di apparecchiature elettriche efficienti (ad esempio pompe di calore, auto elettriche, piastre a induzione, ecc.), oggi frenate dagli eccessivi costi di utilizzo per la progressività della tariffa: questi consumi elettrici potranno essere sostitutivi di quelli di altri vettori energetici (gas, gpl o altro), portando anche ad un ulteriore possibile risparmio e una riduzione dell’inquinamento ambientale.

Emeri Pecile