Climatizzatori: nessuna tassa per le famiglie

24 luglio 2015

Adempimenti solo per i grandi impianti

Nessuna legge è stata approvata e non esiste alcuna tassa sui condizionatori che farebbe spendere 200 euro in più alle famiglie italiane, quindi l’allarme lanciato nelle ultime ore in rete, soprattutto su Facebook, è infondato.
Tutto nasce da una normativa europea sulla tutela dell’ambiente, che prevede la creazione di un unico libretto di manutenzione per caldaie e climatizzatori. In Italia tale normativa è stata recepita dal D.Lgs. 192/05 e il relativo regolamento di attuazione: il DPR 74/13 entrato in vigore a ottobre 2014. In particolare, all’art. 8 del DPR 74/13 si dispone che deve essere effettuato il controllo di efficienza energetica agli impianti di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale maggiore di 12 Kw.
Il controllo riguarda opportunamente solo i sistemi di climatizzazione che superano i 12 Kw, destinati a raffreddare ambienti di grandi dimensioni, e non le normali abitazioni per le quali basta una potenza di 2-5 Kw. L’obbligo di tenere un libretto e di far effettuare il controllo di efficienza energetica periodicamente, andando incontro inevitabilmente a una spesa, riguarda quindi gli impianti a uso non domestico.
E’ bene ribadire che, contrariamente a quanto circolato in rete, non è stata approvata dal governo alcuna nuova normativa e che comunque questa notizia era già nota da tempo a installatori e aziende che si occupano di commercializzare climatizzatori in Italia, tanto che è riportata anche sul sito del ministero dello Sviluppo Economico.
Come sempre gli sportelli Federconsumatori sono a disposizione per fornire maggiori informazioni sull’argomento.

Emeri Pecile