Cellulari: nuove tariffe annue – si pagherà 13 volte anziché 12

17 luglio 2015

Aumenteranno i costi per ciascun utente dell’8 % annuo

Vodafone, Tim e Wind annunciano la modifica dei piani tariffari e dalla lettura di questi si comprende subito che la modifica è sostanziale. Per le schede ricaricabili infatti i piani tariffari, ora, non scadranno più l’ultimo giorno del mese solare (il 30 o il 31), come è avvenuto sino a ieri, bensì dopo 4 settimane. Ciò comporta che il “mese” potrà essere più breve di quello solare: 28 giorni contro i 30 giorni o i 31. Quindi gli ultimi 2 o 3 giorni del mese (che prima erano ricompresi nell’abbonamento mensile) adesso rientrano nella mensilità successiva e, per poter parlare e navigare anche per questi ulteriori due o tre giorni sarà necessario rinnovare la ricaricabile. Risultato: sommando i giorni che ogni mese eccedono i 28, nel corso dell’anno è come se ci fosse un mese ulteriore essendo l’anno composto da 52 settimane (circa) e non da 48. Così facendo l’utente pagherà circa l’8% in più rispetto al vecchio piano.
A parità di costi e, nella maggior parte dei casi anche a parità di condizioni (minuti e Gb a disposizione), diminuisce il tempo di validità dell’offerta. In pratica si aggiunge una mensilità, con un aumento medio del costo a carico dell’utente dell’8%.
Nello specifico la Wind ha attivato il nuovo piano di 13 “mensilità” solo per le promozioni attivate dopo il 9 marzo 2015, mentre la Vodafone ha annunciato che, rinnovando la promozione Summer Card, le sue nuove opzioni Flexi andranno pagate ogni 4 settimane. La Tim invece, da maggio scorso, sta inviando ai propri clienti una comunicazione avvisando che verrà applicata una novità a coloro che hanno sottoscritto un abbonamento Tim Special e alcune Tim Young. Il tenore dell’sms ricevuto dai clienti è il seguente: “Dal 2/8 costo Mms a 90 cent. Le opzioni si rinnovano ogni 4 settimane al costo attuale. Promo Domenica Gratis, info e recesso dal contratto senza penali al 409162”.
Purtroppo la legge consente alle Compagnie telefoniche di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali comunicando le novità con preavviso non inferiore a 30 giorni dunque dando ai clienti il diritto di recedere dal contratto senza penali. Tim,Wind e Vodafone hanno provveduto a comunicare, per quanto ad oggi ci risulta, nei termini le predette modifiche dei piani tariffari. Il problema che anche se l’utente avesse deciso di recedere da chi sarebbe migrato stante il fatto che hanno fatto cartello e stanno applicando le stesse politiche? Non resta che confidare nell’accoglimento delle nostre doglianze da parte dell’Autorità Garante delle Comunicazioni o nella Comunità Europea.

Barbara Puschiasis