Autoabbronzanti

17 luglio 2015

Meglio abbronzarsi al naturale?

Sono ormai in vendita in molti supermercati: si tratta di prodotti che hanno l’effetto di colorare la pelle senza gli effetti collaterali di una cattiva esposizione ai raggi solari o alle lampade abbronzanti. Il sole per il benessere è un buon alleato ma la cattiva esposizione invecchia la pelle ed espone a rischio di eritemi e tumori. Gli autoabbronzanti hanno il potere di colorare la pelle ma non sono comunque immuni da critiche. Soprattutto quando si tratta di formati spray, sono accusati di favorire l’insorgenza di tumori, immunotossicità, allergie e irritazioni. Qualche autoabbronzante può far storcere il naso e abusarne può comunque contribuire a conseguenze poco piacevoli. Secondo fonti autorevoli, tuttavia, il danno alla pelle di un’esposizione solare senza protezioni sembra comunque essere maggiore dell’utilizzo coscienzioso di un autoabbronzante. Non tutti i prodotti autoabbronzanti sono uguali e il web è ricco d’informazioni. Si tratta poi di prodotti che nella maggior parte dei casi non ha filtri di protezione e la pelle che risulta colorata non ha comunque subito lo stesso processo di un’abbronzatura naturale. Sarà quindi ugualmente facile scottarsi e non si avranno gli stessi benefici dell’esposizione solare. Usare un prodotto autoabbronzante rimane un trattamento prevalentemente finalizzato alla bellezza che non è immune da critiche.
Nella nostra Regione il melanoma, causato in particolare dall’esposizione ai raggi ultravioletti, ha un’incidenza molto elevata. Che si preferisca un’abbronzatura naturale o artificiale la prevenzione è necessaria e se si hanno dei nei, la “mappatura” è un controllo non invasivo che andrebbe fatto perché permette di diagnosticare i melanomi precocemente. Si consiglia quindi di parlarne col proprio medico di famiglia e, in ogni caso, di evitare gli eccessi.

Alberto Sottile