Fibre ottiche in regione
06 marzo 2015Un ritardo insostenibile
Gli ultimi dati diffusi dalla Commissione europea classifica l’Italia agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda le connessioni alla banda larga e ultralarga e all’uso di Internet. Peggio di noi solo Grecia, Bulgaria e Romania. In Friuli Venezia Giulia le cose non vanno meglio, anzi tranne alcune eccezioni siamo in notevole ritardo. Infatti più di 40 comuni e moltissime altre località sono scoperte completamente anche della linea ADSL terrestre e la diffusione della banda ultralarga riguarda poco più del 10% delle famiglie e delle imprese della regione. Si parla spesso della dorsale in fibre ottiche che l’INSIEL, partecipata della Regione, sta completando, raggiungendo tutte le sedi dei Municipi, degli ospedali e pochi altri punti strategici; questo però è un impegno molto limitato perché non collega in rete le famiglie e le imprese. Infatti il problema essenziale è la realizzazione capillare delle rete in tutto il territorio, cioè il raggiungimento con le fibre ottiche di tutte le case e di tutte le imprese. Senza la rete capillare, la dorsale realizzata da INSIEL ha poco senso. L’INSIEL, infatti, non essendo un provider, non può collegare la dorsale, che collega gli edifici pubblici, con la rete generale e, pertanto, può solo vendere quella che in gergo si chiama una “fibra spenta”. Ora, chi può concretizzare la rete capillare e con quali risorse? Il nuovo piano nazionale per la banda ultralarga si propone un mix di investimenti pubblici e privati, ma le risorse pubbliche a disposizione non saranno sufficienti per sviluppare una rete estesa di nuova generazione. Quindi per realizzare velocemente la rete ultraveloce anche nell’ultimo miglio, c’è la necessità dell’impegno dei privati. In regione diverse aziende intendono investire in questa direzione senza pretendere impegni economici pubblici, ma solo chiedendo la possibilità di far passare i cavi di fibre ottiche in tutte le infrastrutture già esistenti: linee telefoniche, di illuminazione, fognature, etc. Su questo tema, su iniziativa del Forum Consumatori-Imprese FVG, martedì mattina 24 marzo p.v. si terrà un tavolo di lavoro presso il palazzo della regione di Udine alla presenza dell’assessore regionale Santoro. La Federconsumatori del Friuli Venezia Giulia è da tempo impegnata in una campagna per favorire questi investimenti che sono di grande importanza per i cittadini e per l’economia locale.
Edo Billa
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