Antitrust

10 aprile 2015

Benzinai aperti 24 h

In un comunicato stampa, l’autorità garante della Concorrenza e del Mercato, sostiene che «i distributori stradali di carburante possono restare in funzione 24 ore su 24, senza orari obbligatori di apertura e di chiusura. E le normative comunali e regionali che limitano la libera iniziativa degli operatori, devono adeguarsi a queste indicazioni».
L’autorità, prendendo spunto segnalazione pervenuta dal Gruppo Impianti Stradali Carburanti di Treviso, ha deciso di formulare alcuni auspici di portata generale al fine di una revisione della disciplina in materia di orari di apertura degli impianti stradali di distribuzione carburanti, così come previsto dalle discipline locali sulla materia ad oggi vigenti in Italia. Numerose normative regionali e comunali hanno infatti adottato un modello di regolamentazione volto a limitare, in varia misura, la libera iniziativa degli operatori nella fissazione degli orari di apertura e/o di chiusura, attraverso la previsione di orari massimi e orari minimi, sia diurni che notturni e festivi, oltre che di obblighi di turnazione.
L’Antitrust ricorda che la normativa varata nel 2011 obbliga tutti gli impianti di distribuzione a dotarsi di apparecchiature senza servizio con pagamento anticipato, mentre quella adottata nel 2012 è volta a rimuovere le norme che «impediscono, limitano o condizionano l’offerta di prodotti e servizi al consumatore, nel tempo, nello spazio o nelle modalità, ovvero alterano le condizioni di piena concorrenza fra gli operatori economici».
Le limitazioni di orario rappresentano «una restrizione severa all’offerta di servizi», poiché queste norme, sostiene sempre l’Antitrust, «assicurano la disponibilità del prodotto praticamente presso tutti gli impianti di distribuzione carburanti esistenti sulla rete stradale nazionale, in qualunque ora del giorno e della notte e in ogni giorno dell’anno, feriale e festivo».
A giudizio dell’Antitrust, infatti, «non appare più ammissibile giustificare una qualunque prescrizione in materia adducendo come motivazione la tutela del semplice interesse pubblico a che sia garantita la possibilità di fare rifornimento per la generalità dei consumatori». Per tutti questi motivi, «l’Autorità confida che i suesposti rilievi siano tenuti in adeguata considerazione».
Soltanto così, offrendo tutti i servizi commerciali che si stanno diffondendo presso le aree di servizio e con apertura 24 su 24, si potranno avere maggiore efficienza e quindi prezzi più convenienti per i consumatori.

Caterina Taverna