Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP)
08 maggio 2015Il Congresso della Federconsumatori Udine approva una mozione che esprime preoccupazione e chiede interventi
Questo il testo della mozione approvata all’unanimità dall’assemblea congressuale il 6 maggio scorso:
“Il Congresso della Federconsumatori di Udine esprime forte preoccupazione per le modalità con cui vengono svolte le trattative tra la delegazione europea e quella statunitense per l’approvazione del “Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti” (Transatlantic Trade and Investment Partnership TTIP).
Il primo motivo di preoccupazione risiede nel carattere riservato degli incontri, segno evidente del fatto che entrambi i protagonisti, Comunità Europea e Stati Uniti non intendono sottoporre, in questa fase, alla valutazione dell’opinione pubblica, del tessuto associativo e delle forze politiche, le scelte che si vengono definendo nel negoziato. Da alcune notizie di stampa appare che perfino i parlamentari europei incontrino severe limitazioni nell’accesso agli atti della trattativa. Ciò rappresenta una ferita evidente all’ideale democratico, per il quale la trasparenza è l’ elemento essenziale.
Il secondo motivo attiene alle notizie riguardanti le “riforme” che verrebbero introdotte, le quali, se confermate nell’accordo finale, sarebbero inaccettabili. Queste riguarderebbero l’eliminazione di alcune normative fondamentali: l’etichettatura dettagliata dei prodotti alimentari, il bollino “Ce” sugli elettrodomestici che ne certifica la sicurezza, l’utilizzo degli ormoni della crescita – da noi vietato – per ingrassare di più e più velocemente la carne da macello, l’utilizzo di molti coloranti e conservanti considerati cancerogeni o nocivi tra alimentari, cosmetici e prodotti di consumo, le regole di salvaguardia sociale e ambientale sia per la tutela dei luoghi di lavoro sia per il rispetto del pianeta.
Il terzo motivo riguarda i ventilati tentativi di creare autorità normative sovranazionali non democraticamente controllate. Nel caso venissero introdotte uno Stato membro o una Regione che non fosse d’accordo con una disposizione del “Trattato” dovrà comunque adeguarsi perché il trattato prevarrà sulle leggi, anche su quelle comunitarie, determinando una perdita di sovranità a ogni livello a favore delle multinazionali che attraverso l’Isds – una sorta di camera arbitrale composta da tre membri – potranno citare in giudizio per danni enti locali e stati sovrani che dovessero opporsi alla commercializzazione di determinati prodotti o alla liberalizzazione di determinati servizi. Il rischio di un cattivo accordo TTIP non riguarda solo l’oggi, ma anche il domani. Il negoziato prevede che, a trattato ratificato, si crei un organismo tecnico congiunto Usa – Ue di cooperazione sulle regolamentazioni, che armonizzerebbe le normative e gli standard in autonomia e senza alcun controllo degli organismi democraticamente eletti.
Per tutte queste ragioni il Congresso della Federconsumatori di Udine chiede che vengano resi più trasparenti fin da subito i contenuti delle trattative, che si scongiurino i rischi sopra elencati, rendendo l’eventuale trattato principalmente indirizzato agli interessi dei cittadini consumatori italiani ed Europei.
La Federconsumatori di Udine chiede inoltre che il presente documento venga assunto dalle istanze regionali e nazionali della Federconsumatori al fine di valutare, in termini sia critici che propositivi, la partecipazione alle iniziative in atto a livello nazionale in merito all’introduzione del “trattato” sulla base delle motivazioni sopra esposte.”
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