Medicina naturale
15 maggio 2015Meglio informarsi bene
Il diffondersi di “idee salutiste” ha fatto sì che oggi, quello della “medicina naturale”, sia un mercato piuttosto fiorente.
Se s’intende intraprendere un percorso di “medicina alternativa”, si corrono però dei rischi che soltanto un approccio consapevole può evitare. Naturopati, fitoterapeuti, omeopati, erboristi o anche i semplici incaricati alla vendita all’interno di un’erboristeria non sono tutti uguali: si è spesso indotti a confonderne il ruolo ma esistono percorsi di formazione molto differenti.
In genere, per gli operatori di “medicina naturale” non vi è al momento alcun riconoscimento istituzionale da parte dello Stato e se da un lato le categorie rivendicano una propria autorevolezza, dall’altro la medicina ufficiale ne disconosce spesso fondamenti e risultati. L’operatore di “medicina naturale” in ogni caso non è un soggetto abilitato a fare diagnosi né a prescrivere trattamenti farmacologici. In genere, il buon operatore di questa medicina “alternativa”, informa sempre ed è ben consapevole dei limiti della propria materia di studio. Dato che nel fare diagnosi non gli è riconosciuta l’autorevolezza di un medico, si consiglia di informarsi bene su finalità e veridicità dei “Test” che di tanto in tanto vengono proposti, soprattutto se i “Test” non hanno altro fine che la somministrazione di trattamenti costosi per disturbi imprecisi.
Un comportamento in particolare che deve far scattare un campanello d’allarme è il disconoscimento assoluto della medicina ufficiale: se le soluzioni proposte sembrano eccessivamente semplificate per problemi evidentemente complessi, è bene documentarsi in autonomia! I rimedi della “medicina alternativa” infatti, non sono privi di effetti collaterali, un operatore preparato lo sa e informa opportunamente. Affidarsi al suo consiglio è senz’altro meglio che ricorrere da soli all’utilizzo di un “rimedio naturale” sconosciuto. Talvolta si tratta di prodotti potenzialmente nocivi o che hanno interazioni non trascurabili con l’assunzione di farmaci tradizionali. Per alcuni rimedi non si conoscono nemmeno le ripercussioni a medio lungo termine e a questo si aggiunge il dato preoccupante correlato al rischio di interrompere le cure “ufficiali” perché non del tutto soddisfacenti, andando incontro a un peggioramento potenzialmente grave.
In quest’ampio mercato di “prodotti naturali”, dei quali si ritiene di non poter escludere una qualche utilità, la priorità assoluta deve essere senz’altro quella della salute del consumatore. Esistono in commercio numerose false terapie, avvalorate talvolta da ricerche fasulle e storie basate solo su racconti di presunti malati. L’unico soggetto preposto alla cura dell’individuo è, per legge, il medico di famiglia e seppur talvolta non sembra comprendere né avere acquisito la conoscenza delle nuove terapie, rappresenta comunque la voce più autorevole. L’autorevolezza del proprio medico è data non solo dalle conoscenze acquisite in almeno nove anni di studio universitario, ma da un metodo scientifico, cui è sempre bene fare riferimento e che permette di dare giudizi obiettivi anche sull’attendibilità di nuove “terapie naturali”.
Qualora poi si siano seguiti trattamenti naturali che abbiano causato un danno alla salute, i nostri sportelli rimangono a vostra disposizione.
Alberto Sottile
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