Mutui casa
22 maggio 2015La surroga conviene
Gli anni 2012 e 2013 sono stati caratterizzati, per quanto riguarda la concessione dei mutui ai privati, dalla richiesta di un differenziale (spread) molto elevata, dal 3% al 5%, da aggiungere all’euribor per determinare il tasso complessivo da applicare al finanziamento. La recente maggior disponibilità di credito ha innescato un meccanismo concorrenziale che ha portato le banche ad offrire spread dell’ordine del 1,50%. Questa la ragione per la quale una recente rilevazione sulle concessioni dei mutui nei primi mesi di quest’anno ha evidenziato che oltre la metà degli stessi ha riguardato la surroga, ossia la portabilità di un mutuo da una banca all’altra, di precedenti mutui concessi negli scorsi anni ad uno spread assai più elevato. Ricordiamo che la surroga non comporta spese aggiuntive per il cliente (salvo la tassa di iscrizione della surrogazione nei registri immobiliari, pari a 35 euro). La valutazione di convenienza è quindi assai semplice e consiste nella semplice comparazione della rata relativa al capitale residuo rapportata all’ammortamento inizialmente previsto. Le banche che offrono la surroga cercano talora di incrementare le loro entrate richiedendo la contestuale stipulazione di polizze vita a copertura del credito, l’apertura di un conto corrente o la domiciliazione dello stipendio. Occorre ricordare al riguardo che le precedenti garanzie stipulate a garanzia della banca mutuante possono essere agevolmente trasferite a favore della banca che interviene nella surroga e che ogni richiesta di stipula di nuove garanzie è solo un tentativo di incrementare le entrate e non è tecnicamente necessaria per il perfezionamento della surroga.
Wanni Ferrari
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