Le ultime novità del caso banche venete

01 febbraio 2019

Settimana ricca di novità quella che si è appena conclusa.

Nella riunione che si è svolta al Ministero dell’Economia e delle Finanze lunedì 29 gennaio, alla quale era presente anche Federconsumatori, il sottosegretario Villarosa ha informato che il governo emanerà due decreti: il primo, che uscirà nei prossimi giorni, definirà modalità e costi di presentazione delle domande di indennizzo; il secondo, che uscirà fra circa due mesi, indicherà la data che darà il via alla presentazione delle domande stesse, per le quali ci saranno poi 180 giorni di tempo. Dunque si prevede che sarà possibile presentare le domande dalla fine di marzo o primi di aprile fino alla fine di settembre o primi di ottobre.

Federconsumatori FVG si sta già attrezzando per offrire piena assistenza a tutti coloro che vorranno presentare domanda di indennizzo.

Altra novità: il sottosegretario ha annunciato che le domande di indennizzo dei risparmiatori saranno valutate dalla Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici invece che dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie.

Già giovedì, tuttavia, è uscita la notizia che gli indennizzi automatici ai piccoli investitori coinvolti nelle crisi delle banche in liquidazione coatta sono finiti come prevedibile nel mirino della Commissione europea. L’annuncio è stato dato in una conferenza stampa alla Camera dal vicepremier e ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio che ha parlato di “una lettera dell’Unione europea che dice che non possiamo utilizzare la misura per risarcire i truffati delle banche”. “Sono 1,5 miliardi di risarcimento”, è stato il commento del leader M5S. “Ci dicono non lo potete fare? Noi lo facciamo e basta. Per noi i truffati delle banche vanno risarciti. Punto. Non possono essere messi in mano a un collegio arbitrale. L’Europa se ne deve fare una ragione”.

Rispetto a questa presa di posizione dobbiamo prima di tutto ricordare che la formulazione originaria dell’accesso al Fondo di Risarcimento dei risparmiatori, rimessa dal Governo al Parlamento alla fine del mese di ottobre, solo tre mesi fa, prevedeva l’intervento dell’arbitro per le controversie finanziarie nella valutazione dell’ammissibilità dei rimborsi. Tale impostazione è stata mutata nell’ultimo mese due volte prevedendo prima che la valutazione dell’ammissibilità dei rimborsi fosse affidata al Ministero dello Sviluppo Economico e poi, solo pochi giorni fa, alla Concessionaria per i Servizi Assicurativi Pubblici. In entrambe le occasioni i sottosegretari che rappresentavano il Governo avevano fornito ampie garanzie circa la conformità delle procedure ipotizzate con la legislazione europea e nazionale facendo presupporre che fossero intervenute preventivamente le verifiche in sede europea.

Di fronte a quest’ultimo sviluppo rimangono le nostre perplessità riguardo all’affidabilità delle dichiarazioni espresse anche in incontri ufficiali con le associazioni dei consumatori e dei risparmiatori. L’obiettivo del governo del rispetto degli impegni programmatici, più volte ribadito in questi mesi, deve restare saldo proprio in relazione a una vicenda che ha aperto una profonda ferita nel corpo sociale, in particolare nel Triveneto.

In attesa di altre novità Federconsumatori FVG manterrà alta l’attenzione sugli sviluppi e auspica che si arrivi a una definizione positiva con strumenti normativamente sostenibili e non in conflitto con la normativa europea. Federconsumatori ha già chiesto al Governo di esibire la lettera della Commissione europea per rilevare le incongruenze con la normativa attuale, anche al fine di proporre una soluzione alternativa per tutelare i risparmiatori coinvolti.